La Grande barriera corallina, Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 1981, è in difficoltà a causa del caldo. I ricercatori si sono uniti per cercare di trovare delle soluzioni plausibili al problema: una tra queste arriva dall’Australia, dove il biologo marino Ove Hoegh-Guldberg della Queensland University di Brisbane, ha proposto di utilizzare dei teli ombreggianti per raffreddare l’habitat e arginare lo sbiancamento dei coralli. Il fragile ecosistema, infatti, si trova a dover fare i conti con “il riscaldamento di almeno 2 gradi Celsius e il 60% di aumento di acidità della superficie degli oceani, avvenuti nel corso degli ultimi tre secoli“, scrive il biologo nella rivista Nature Climate Change. Una minaccia “storicamente senza precedenti per l’ambiente marino rappresentata dall’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera“, problema che “probabilmente richiedera’ l’utilizzo di metodi non convenzionali” per garantire la conservazione degli ecosistemi marini. Ed ecco quale sarebbe la soluzione “non convenzionale” proposta dal biologo: una sorta di ombrelloni per fare letteralmente ombra alle formazioni coralline più vulnerabili e il ricorso alla corrente continua a bassa tensione per stimolarne la rigenerazione e forzare la risalita di acqua fredda dalle profondita’ dell’oceano. Come gran parte degli interventi umani, però, anche quello proposto dal biologo marino ha le sue controindicazioni: “l’entità e la rapidità di questi cambiamenti – spiega lo scienziato – potrebbero interferire con la capacità di adattarsi e sopravvivere di numerose specie marine“. Ma visto che anche i cambiamenti climatici stanno creando non pochi problemi agli ecosistemi, forse “è giunto il momento di prendere in considerazione le misure di mitigazione come ultima risorsa“. Su una base pro capite, l’Australia è il piu’ grande generatore al mondo di gas a effetto serra, soprattutto perchè si basa sulla produzione di energia elettrica. Il Paese si e’ impegnato a ridurre le emissioni del 5% entro il 2020. La Grande Barriera Corallina e’ composta da oltre 2900 barriere coralline singole e da 900 isole e si estende per 2600 km, su di una superficie di circa 344.400 kmq. Attrae ogni anno 2 milioni di visitatori ed è alla base di oltre 30.000 posti di lavoro.