Secondo uno studio dell’Università del Texas, la maggior parte dei terremoti registrati nella formazione di Barnett Shale nel Nord del Texas, avviene entro poche miglia dai pozzi di iniezione utilizzati dallo smaltimento dei rifiuti alla produzione di petrolio. Nessuno di questi, rilevati nei due anni di studio tuttavia, è stato abbastanza forte da costituire un pericolo per la popolazione. Lo studio di Cliff Frohlich, ricercatore presso l’Istituto universitario di Geofisica, appare questa settimana sulla rivista Proceedings of National Academy of Sciences. “Non si può dimostrare che un qualsiasi terremoto sia causato da un pozzo di iniezione – dice Frohlich – ma è ovvio che i pozzi stanno aumentando e con essi la probabilità che i terremoti si verifichino“. Frohlich ha analizzato i dati sismici raccolti tra Novembre 2009 e Settembre 2011 dal Programma USArray Earthscope, che ha finanziato una rete di sismometri a banda larga dal confine canadese al Golfo del Messico. A causa della elevata densità di strumenti (25 nella zona della Barnett Shale), Frohlich è stato in grado di rilevare i terremoti fino alla magnitudo 1,5, troppo deboli per essere avvertiti in superficie dai residenti. Generalmente gli eventi sismici avvengono nel raggio di 3,2 chilometri da uno o più pozzi, che fornisce valide indicazioni sulla responsabilità di queste attività. Barnett Shale è una formazione geologica nel North Texas che contiene una grande quantità di gas naturale difficile da recuperare prima dei recenti progressi tecnologici come la fratturazione idraulica.
La formazione si trova sotto Dallas e Fort Worth e si estende su diverse contee, per lo più ad ovest di quelle città. Questo studio esprime preoccupazione sui possibili effetti sull’ambiente e sulla salute della fratturazione idraulica. La maggior parte dei terremoti individuati nello studio variava in grandezza da 1.5 a 2.5, nel senso che non rappresentava pericolo per il pubblico. A dire il vero in molti altri settori dove i pozzi erano altrettanto elevati, non ci sono stati terremoti, così Frohlich ha cercato di affrontare queste differenze. La possibile teoria è quella che i pozzi di fratturazione potrebbero causare i terremoti soltanto nel acaso in cui una faglia sia già in scivolamento, non riuscendo a generarne senza questa evidenza. Potrebbe quindi anticipare un terremoto, e non provocarlo. La fratturazione idraulica è un processo industriale nel quale è pompata acqua e sostanze chimiche varie, a grandi profondità nel sottosuolo, consentendo al petrolio o ai gas di fluire più facilmente in un pozzo. Frohlich è attento a sottolineare che non ha valutato la possibile correlazione dei terremoti con l’effettivo processo di fratturazione idraulica, ma piuttosto gli effetti dello smaltimento dei fluidi di fratturazione e di altri rifiuti in questi pozzi di iniezione.