Ferrara sostiene che “il contesto di questa estate, con ondate di calore, e’ coerente con i cambiamenti climatici. Quello che e’ certo – osserva – e’ che dal 1975 assistiamo a un continuo aumento delle temperature, che prosegue anche se meno accentuato“. Pasqui, dal canto suo, sostiene che l’Italia “fa parte del trend del global warming come altre parti del mondo” e parla di “due evidenze: innanzitutto l’aumento delle ‘anomalie positive’ in estate, quindi la maggiore frequenza di temperature piu’ alte della media; l’altra e’ l’aumento della frequenza delle ondate di calore a inizio stagione, in particolare tra maggio e giugno, e a fine stagione, tra agosto e settembre“. Per i climatologi le ondate di calore di quest’estate pongono diversi tipi di problemi pratici. “La cosa piu’ preoccupante – osserva Maracchi – e’ la mancanza di acqua causata dalla perdurante siccita‘”. Ferrara punta il dito sulla prevenzione sia delle cause dei cambiamenti climatici (quindi ridurre le emissioni di gas che alterano il clima e aumentare la forestazione) che degli effetti come la scarsita’ di acqua, l’erosione delle coste e i danni ad agricoltura e turismo. “Se interverremo sulle cause e sugli effetti – conclude – il quadro sara’ piu’ governabile ed eviteremo prevedibili catastrofi naturali“.
E’ un’estate caldissima, seconda solo al terribile 2003. Maracchi: “colpa del global warming”
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