Un operaio forestale e’ precipitato in un burrone mentre tentava di spegnere un incendio che da due giorni interessa la localita’ Pietrasanta, nel comune di Librizzi (Me). Luigi Truglio e’ stato recuperato da una squadra di forestali, dai carabinieri e dai volontari comunali di protezione civile guidati dal sindaco di Librizzi Renato Cilona; i soccorsi sono durati tre ore. Il ferito e’ stato trasferito in elicottero del 118 nell’ospedale di Messina.
FIAMME IN TUTT ELE PROVINCE, IL PUNTO DELLA SITUAZIONE – La morsa del caldo e degli incendi stringe in queste ore la Sicilia. Sono una quindicina al momento i fronti su cui si lavora per domare le fiamme, divampate su tutto il territorio regionale. Per far fronte all’emergenza sono impegnate sia squadre di terra che i Canadair. Le province di Palermo e Trapani, al momento, sono le più colpite dalle fiamme. Proprio nel Trapanese, nella riserva naturale dello Zingaro, è stato necessario evacuare gli ospiti del villaggio Calampiso a scopo precauzionale. I villeggianti hanno dovuto trascorrere la notte fuori dalla struttura alberghiera prima di rientrare in possesso dei propri alloggi. Le fiamme si sono estese tra le località balneari di San Vito Lo Capo, Castelluzzo, Alcamo e Castellammare. Gli aerei della Protezione civile e della Forestale, inoltre, sono impegnati a Castronovo di Sicilia, in provincia di Palermo. Così come nei comuni dell’hinterland palermitano. Da Monreale a Castelbuono. In provincia di Messina roghi si registrano a Librizzi, dove un forestale è rimasto ferito precipitando in una scarpata, a Santa Lucia del Mela e a Mistretta. Incendi poi sono attivi a Modica, in provncia di Ragusa; a Linguaglossa, in provincia di Catania; e ad Avola, nel Siracusano. In provincia di Ragusa, un anziano di 81 anni è rimasto ustionato nel rogo scoppiato vicino Modica.
LE POLEMICHE DEL SINDACO DI SAN VITO LO CAPO: “NESSUN CANADAIR SULLA RISERVA DELLO ZINGARO” – ”La riserva dello Zingaro e’ andata in fumo. L’incendio in una delle piu’ belle aree naturali della Sicilia si e’ spento da solo, soltanto perche’ non c’era piu’ nulla da bruciare”. Lo sostiene il sindaco di San Vito Lo Capo, Matteo Rizzo, riguardo il rogo nell’area protetta e in diverse localita’ del trapanese come Macari, Castelluzzo, Custonaci e Castellammare del Golfo. ”Siamo rimasti soli a fronteggiare l’emergenza con i vigili del fuoco, il personale della Protezione civile e della Forestale cui va il mio plauso – dice il sindaco – Non sono intervenuti i mezzi Canadair, ne’ i mezzi aerei, gli unici che avrebbero potuto fermare le fiamme. Le nostre richieste sono cadute nel vuoto. Mi rendo conto che domenica in Sicilia c’erano numerosi incendi e che la situazione era piuttosto seria, ma e’ inconcepibile che una delle piu’ belle riserve della Sicilia, oltre che la piu’ antica, vada in fumo senza che si alzi un dito”. ”Grazie ai preziosi interventi delle forze locali – conclude Rizzo – la popolazione di Macari e Castelluzzo non ha subito alcun danno ed e’ gia’ rientrata nelle proprie abitazioni cosi’ come i turisti del villaggio Calampiso, anch’essi evacuati a scopo precauzionale”.
“VENGA DICHIARATO LO STATO D’EMERGENZ APER MONREALE” – ”La Citta’ di Monreale sta affrontando una situazione di grandissima emergenza a causa di incendi tutti dolosi che stanno devastando centinaia di ettari di territorio creando fenomeni di desertificazione e di rischio dissesto idrogeologico, oltre che enormi danni alle coltivazioni. Una situazione di enormi proporzioni che necessita’ di interventi di natura straordinaria, perche’ il danno arrecato non puo’ essere sostenuto soltanto dal Comune di Monreale”. A dichiararlo e’ Salvino Caputo, Presidente della Commissione parlamentare Attivita’ Produttive e deputato regionale del Pdl che questa mattina ha chiesto all’Assessore regionale al Territorio ed Ambiente Alessandro Arico ‘ di proporre alla Giunta di Governo la dichiarazione di stato di emergenza in tutto il territorio di Monreale. ”Anche oggi – ha aggiunto Salvino Caputo – ben sei incendi e tutti di origine dolosa stanno devastando in aree diverse terreni, agrumeti e seminativi coinvolgendo anche allevamenti e lambendo abitazioni. Fenomeni che a volte registrano ritradi negli interventi a causa di diversi fronti di fuochi in tutta la Sicilia. Ecco perche’ oltre ad una piyu’ massiccia azione di prevenzione e controllo serve un intervento straordinario del Governo per potere successivamente finanziare tutte le opere di messa in sicurezza del territorio e per rilanciare colture agricole oggi devastate e che domani determineranno frane e smottamenti con gravi pericoli per la pubblica incolumita”’. Caputo ha chiesto all’Assessore Arico’ di fissare una riunione urgente per verificare i danni arrecati e i provvedimenti da adottare .