Per far cio’ la Fao propone un nuovo piano d’azione per la gestione dell’acqua in agricoltura ‘Coping with water scarcity: An action framework for agriculture and food security’, che individua alcune aree prioritarie d’intervento. Si parte con modernizzazione dei sistemi irrigui. I vecchi sistemi irrigui devono essere modernizzati per riuscire a rispondere alle necessita’ degli agricoltori di domani e consentire un uso piu’ efficiente dell’acqua, che aiuti a incrementare la produzione. Bisogna migliorare lo stoccaggio dell’acqua piovana a livello agricolo: immagazzinando l’acqua in stagni di piccole dimensioni o direttamente nel terreno gli agricoltori possono ridurre i rischi connessi con la siccita’ e incrementare la produzione. Inoltre, riutilizzare l’acqua, in particolare le acque reflue trattate provenienti dai centri urbani, puo’ aiutare la produzione agricola nelle zone aride, un modo piu’ sistematico e sicuro di usarle puo’ fare incrementare la produzione locale.
Secondo il piano d’azione della Fao, devono essere introdotte norme piu’ strette di controllo della qualita’ dell’acqua e meccanismi efficaci per farle rispettare al fine di ridurre l’inquinamento idrico. Infine, occorre ridurre lo spreco di cibo. La riduzione delle perdite post-raccolto secondo la Fao deve essere parte integrante di qualsiasi strategia che affronti la penuria d’acqua. Ridurre queste perdite aiutera’ a ridurre la pressione su risorse naturali essenziali per la produzione alimentare quali la terra e l’acqua. Inoltre le politiche agricole dovrebbero considerare il potenziale che la produzione non irrigua ancora offre in molte aree, e cercare una combinazione integrata di agricoltura irrigua e piovana.
Emergenza siccità in mezzo mondo, la Fao lancia un nuovo piano per gestire meglio le risorse idriche
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