Uno studio indipendente dell’Istituto Berkeley Earth Surface Temperature (Best) conferma un aumento della temperatura media terrestre di 1,5 gradi centigradi nel corso degli ultimi 250 anni. Il confronto tra i dati acquisiti sulla temperatura del globo e quelli sulle emissioni di anidride carbonica conferma inoltre che la causa del riscaldamento climatico va ricercata nelle emissioni antropiche di gas ad effetto serra. Lo studio pubblicato da Berkeley Earth sul suo sito BerkeleyEarth.org si basa su dati che risalgono al 1753, circa un secolo prima dei dati finora presi in considerazione dallo stesso gruppo di ricercatori. Robert Eohde, responsabile della ricerca, rileva come “abbassamenti improvvisi delle temperature tra il 1753 e il 1850, corrispondono a eventi vulcanici noti”, che hanno determinato un calo delle temperature medio per alcuni anni, ma la tendenza media è sempre al rialzo. Queste ultime analisi confermano il rapporto del 2007 dell’Ipcc (Intergovernmental Panel on Climate Change) secondo il quale “gran parte” del riscaldamento degli ultimi 50 anni può essere attribuito al fattore umano. Secondo i dati del Berkeley Earth solo nell’ultimo mezzo secolo la temperatura terrestre è aumentata di 0,9°C. Particolarmente significativo il fatto che il Berkeley Earth è stato fondato dal professor Richard Muller, tra gli scienziati più scettici (sinora) nei confronti della tesi sulla causa ‘antropica’ del global warming. Commentato i dati, Muller ha detto al Guardian: “non ci aspettavano questi risultati ma, come scienziati, è nostro dovere prendere atto delle evidenze e modificare di conseguenza le nostre convinzioni“. Mueller ha aggiunto a questo punto di considerarsi “uno scettico convertito” e ha parlato di “un radicale cambiamento” della sua prospettiva.