La grande muraglia cinese è composta da una serie di fortificazioni in pietra, mattoni, terra, legno e altri materiali, generalmente costruite lungo una linea est-ovest attraverso il confini storici del nord della Cina, in parte per proteggere l’Impero cinese e dei suoi Stati contro intrusioni da vari gruppi nomadi, in parte a causa delle incursioni militari dei vari popoli bellicosi. Diversi muri erano in costruzione fin dal VII secolo A.C.; questi, più tardi, vennero unìrono e resi più grandi e più forti. Particolarmente famoso è il muro costruito tra 220–206 a.C. dal primo imperatore della Cina, Qin Shi Huang. Resta poco di quel muro. Da allora, la grande muraglia è stata ricostruita, mantenuta e migliorata; la maggior parte del muro esistente è stato ricostruito durante la dinastia Ming. Altri scopi della grande muraglia hanno incluso i controlli alle frontiere, consentendo l’imposizione di dazi sulle merci trasportate lungo la via della seta. Inoltre, le caratteristiche difensive della grande muraglia sono state rafforzate mediante la costruzione di torri di avvistamento, caserme, stazioni di guarnigione, segnalazioni di funzionalità attraverso segnali di fumo o fuoco, e attraverso un percorso servito come un corridoio di trasporto. La grande muraglia si estende da Shanhaiguan ad est, al Lago Lop nell’ovest, lungo un arco che all’incirca delinea il bordo meridionale della Mongolia interna. Una completa indagine archeologica, utilizzando tecnologie avanzate, ha concluso che le mura Ming misurano 8.850 km. Un’altra indagine archeologica che ha trovato l’intera parete con tutti i suoi rami, aggiorna la misurazione a 21.196 km, smentendo quella precedente. È stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità nel 1987. È stata inserita nel 2007 fra le sette meraviglie del mondo moderno. E’ opinione comune che la Grande Muraglia sia l’unica costruzione artificiale visibile dallo spazio, ma si tratta certamente di un luogo comune difficile da sfatare. Nonostante la sua enorme lunghezza, il suo spessore è pari a meno di 10 metri, rendendo la visione troppo difficile per il potere risolutivo del nostro occhio. Molti astronauti non provvisti di strumenti ottici hanno dichiarato di non averla vista, dal momento che già a circa 100 Km di quota non dovrebbe più esserlo.