Con il naso all’insu’, nella notte di San Lorenzo, non ci staranno solo i romantici scrutatori e i curiosi pronti a riconoscere le stelle cadenti. Ma anche chi il cielo e’ abituato a guardarlo per professione. E che alle stelle volge lo sguardo non solo il 10 agosto. E’ l’astronomo: uno scienziato che effettua ricerca cercando di capire e interpretare, in modo appunto scientifico, gli eventi e gli oggetti dell’universo. Non e’, quindi, un ‘astrofilo’, non contempla la bellezza delle costellazioni, ma e’ prima di tutto un fisico, che studia i fenomeni del cielo. Ma come si diventa astronomi? Il percorso da seguire e’ molto simile a quello per diventare un fisico. E’ basato sullo studio delle scienze, quindi e’ preferibile un diploma presso un liceo scientifico o tecnologico per acquisire le conoscenze necessarie che permetteranno di affrontare meglio gli studi universitari. Poi, si puo’ seguire un corso di laurea in astronomia, presente, in Italia, a Bologna e a Padova, oppure un corso base di fisica e poi una specializzazione in astrofisica o cosmologia. E, dopo la laurea, si puo’ proseguire con un dottorato di ricerca. Una volta completata la preparazione universitaria, come astronomo si puo’ lavorare non solo presso osservatori, ma anche in societa’ aerospaziali, presenti soprattutto nel centro Europa. Gli astronomi sono impiegati in particolare come ricercatori e, spesso, all’estero ci sono piu’ possibilita’ in questo ambito. Non sono molti, dunque, gli sbocchi occupazionali e la prospettiva e’ di guadagni non alti. Per questo, pur non essendo richieste doti particolari, e’ fondamentale tanta passione e voglia di sperimentare. Oltre alla disponibilita’ a trasferirsi all’estero. L’astronomo professionista e’ prima di tutto un fisico del cielo, colui che propone dei progetti presso enti di ricerca e grandi telescopi, raccoglie i dati che gli interessano, effettua elaborazioni, calcoli, ricerche e poi tira le somme e arriva a una conclusione, rigorosamente secondo il metodo scientifico. E’ una figura altamente specializzata e puo’ operare in chiave osservativa oppure teorica. L’astronomo osservativo e’ un ricercatore che ricava dati con gli strumenti di osservazione, quali telescopi, radiotelescopi, e attraverso l’analisi di questi dati conduce studi e ricerche, cercando di dare spiegazioni rigorose a quello che osserva. L’astronomo teorico, invece, e’ colui che spiega fisicamente come funzionano certi fenomeni dell’universo e utilizza teorie per sviluppare modelli da confrontare con cio’ che succede nella realta’. Due branche di attivita’ che spesso si incrociano e si influenzano.