Sulla vendemmia 2012 che si apre ufficialmente oggi ”pesa l’incognita del clima, la siccita’ prolungata portata dagli anticicloni africani rischia di creare non pochi problemi al settore”. Lo afferma la Cia, rilevando che ”tutto dipende dalla quantita’ di piogge fino alla fine di agosto”, tuttavia, aggiunge, ”la qualita’ si preannuncia ottima in tutto il Paese. I vigneti italiani hanno bisogno di risollevarsi dallo stress idrico causato dall’ondata di caldo torrido che continua ad arroventare la Penisola e che rischia di portare a un calo produttivo del 10%’‘, secondo la confederazione italiana agricoltori. In particolare, la scarsita’ di precipitazioni ha limitato in molti casi l’accrescimento dei grappoli, rischiando di pregiudicare parzialmente la resa da uva in vino. A pagare di piu’, in questo senso, gli effetti di afa e siccita’ finora – prosegue la Cia – sono la Puglia e la Toscana, dove allo stato attuale la diminuzione di volumi prevista supera il 10 per cento con punte del 15 per cento nella Daunia, nella penisola salentina e tra Taranto e Bari. Altri cali significativi – sottolinea la Cia – si registrano in Veneto, dove le stime in ribasso per le uve precoci del trevigiano (dal -10 al -15%) sono solo parzialmente compensate da una raccolta nell’area del Prosecco che si prevede stabile rispetto all’anno scorso. In Piemonte, invece, oltre agli effetti dell’estate calda e asciutta, sulle previsioni di raccolta hanno inciso anche le conseguenze delle gelate del tardo inverno, che hanno parzialmente compromesso la fertilita’ delle gemme, facendo prevedere una contrazione dei volumi compresa tra il -5 e il -10%. Oltre alla mancanza d’acqua, a creare problemi in campagna in alcune zone del Nord Italia si sono aggiunte le grandinate di fine luglio: fenomeni piuttosto dannosi -spiega la Cia- che hanno rovinato interi vigneti, ma in maniera localizzata, tanto da non incidere pesantemente sulla media dei quantitativi regionali. Non solo previsioni negative comunque. In Sicilia, per esempio, ci si aspetta una vendemmia piu’ abbondante, con il 15 per cento in piu’ in quantita’ rispetto al 2011.