Nei giorni scorsi abbiamo scritto di un’ampia voragine del diametro di 100 metri e della profondità di 130 metri apertasi in un’area paludosa della Louisiana, ad una cinquantina di Km dalla capitale Baton Rouge, impegnando le autorità locali a risolvere il mistero. Poco prima dell’apertura della sinkhole che ha inghiottito anche degli alberi limitrofi, la popolazione locale ha asserito di aver visto bollire l’acqua come in pentola, determinando un vero e proprio mistero. L’evento ha costretto alla chiusura della vicina autostrada 70 per timore dell’esplosione di un gasdotto. I funzionari ritengono che la sinkhole possa emettere radiazioni o causare esplosioni che nuocerebbero ai residenti, ed hanno ben pensato di evacuare 150 abitazioni. In questi giorni la dolina, che si trova su una cima di una montagna sotterranea di sale, si è ulteriormente estesa a 145 metri, con una profondità di 195 metri, dopo che la popolazione ha continuato a riferire di tremori e bolle di gas. Il dr. Madhurendu Kumar, direttore del Dipartimento delle Risorse Naturali (DNR), ha detto che l’enorme dolina potrebbe essere stata causata da problemi strutturali nel duomo salino appartenente alla società Texas Brine, una massiccia e antica struttura per l’utilizzo dell’estrazione petrolifera, di sale e di zolfo. Il DNR ha ordinato alla Società Brine Texas di perforare un pozzo e vedere se possa essere la causa dell’acqua scura visibile nelle buche poste nelle vicinanze, anche se per questa operazione saranno necessari almeno 40 giorni. Secondo i funzionari la caverna artificiale e il pozzo abbandonato non possono essere fonte di gas naturale, dal momento che la società ha cessato di operare nel 2011, anche se in molti sono scettici.
Il timore più grande è per un pozzo situato nelle vicinanze che contiene un milione e mezzo di barili di butano liquido: secondo le autorità una rottura in quel pozzo potrebbe causare una catastrofe. La potenza distruttiva di tale cavità è realmente spaventosa: la sua capacità esplosiva è pari a 100 bombe nucleari della potenza di Hiroshima, 1,5 volte la forza esplosiva della più grande arma termonucleare in servizio attuale negli Stati Uniti. L’inalazione di butano può provocare euforia, sonnolenza, narcosi, asfissia, aritmia cardiaca, perdita temporanea della memoria e congelamento, che può portare alla morte per asfissia e fibrillazione ventricolare. Al centro delle polemiche da parte della popolazione locale e dello sceriffo, c’è il Dipartimento delle Risorse Naturali (DNR) della Louisiana, tempestivamente informato della mancanza di integrità della caverna, ma senza che questo abbia adottato alcun provvedimento preventivo. I proprietari terrieri nei pressi della voragine hanno denunciato il DNR e la società Texas Brine, sostenendo che l’acqua potabile nel sistema Grand Bayou è ora contaminata a causa della mancanza di prevenzione e intervento delle autorità competenti. Il Dipartimento di Qualità Ambientale (DEQ) ha installato varie stazioni di monitoraggio per la qualità dell’aria, informando che al momento non sussiste pericolo di radiazioni, anche se i risultati completi dei vari test saranno disponibili soltanto al termine della settimana. Tra le varie accuse mosse al DNR, c’è anche l’occultamento dei documenti che testimoniavano della presenza di materiale radioattivo, ma di questo se ne occuperanno gli enti preposti. I sismografi del posto hanno rilevato migliaia di scosse telluriche dal mese di Giugno a causa della pressione del gas, mentre la popolazione locale riferisce di tremori registrati nelle case, specie tra l’8 Giugno ed il 3 Luglio. Le scosse sismiche continuano anche dopo l’apertura della sinkhole, la cui avanzata sembra non volgere al termine. Continueremo ad aggiornarvi su questa incredibile vicenda che ancora una volta rischia di trasmorfarsi in catastrofe a causa dell’incuria delle attività antropiche.
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