Il terremoto avvenuto oggi al largo delle Filippine è stato generato dallo scivolamento (subduzione) della placca delle Filippine al di sotto della placca euroasiatica, un’area geologica piu ttosto complessa dove sono presenti margini anche di altre placche. E’ quanto spiegano i tecnici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il servizio geologico degli Stati Uniti ha recentemente stilato una classica dei maggiori sismi avvenuti negli ultimi 100 anni. Secondo quanto rilevato dai sismografi, il più intenso terremoto mai registrato ebbe luogo il 22 maggio del 1960 in Cile, a Valdivia, dove si raggiunse una magnitudo di 9,5 della scala Richter. Il sisma, passato alla storia come il grande terremoto cileno, causò un numero relativamente limitato di vittime, in quanto ebbe luogo in un’area scarsamente abitata, ma fece sentire i suoi effetti anche a grande distanza. Il suo epicentro fu localizzato nei pressi di Cañete, circa 900 km a sud di Santiago (la capitale), ma la città più colpita fu Valdivia. La zona di rottura è stimata in circa 1000 km di lunghezza, da Lebu a Puerto Aisen. Dopo la scossa principale, una serie di fenomeni tellurici continuarono a sconvogere il sud del paese sino al 6 luglio. Il terremoto è stato innescato dalla subduzione della placca di Nazca sotto la placca sudamericana, e dalla conseguente liberazione di energia meccanica lungo la faglia corrispondente alla fossa di Atacama. Nell’area di Puerto Montt vi furono gravi danni da scuotimento, ma la maggior parte delle vittime fu causata dal grande tsunami che devastò la costa cilena e molte aree del Pacifico. Puerto Saavedra fu completamente distrutta dalle onde che raggiunsero un’altezza di 11,5 metri, le quali distrussero abitazioni sino a 3 Km poste nell’entroterra. Onde di 8 metri invece devastarono Corral. Lo tsunami conseguente causò anche 61 decessi alle isole Hawaii, per lo più a Hilo, dove l’altezza delle onde raggiunsero i 10,6 metri. Honshu, il giorno dopo il terremoto, venne colpito da onde di 5,5 metri, dove vennero distrutte oltre 1600 abitazioni con 185 morti o dispersi. Altre 32 persone persero la vita nelle Filippine, dopo che lo tsunami raggiunse anche quell’area.
Ci furono anche danni all’Isola di Pasqua, l’isola abitata più lontana da qualsiasi altro luogo abitato, nelle Isole Samoa e in California. Un fenomeno di subsidenza di verificò lungo la costa cilena della penisola di Arauco Quellon, creando aree paludose. Il terreno si sollevò di 3 metri nella località di Isla Guafo. Molte frane vennero registrate nel Lake District cileno, dal lago Villarica al lago Todos los Santos. Il maremoto conseguente al terremoto, arrivò a misurare onde alte 25 metri, e causò in totale tra i 1655 morti ai 3000 morti (stime molto variabili). Un numero comunque contenuto rispetto alla mostruosa intensità dell’evento tellurico, dovuto alla scarsa densità abitativa, alle case costruite principalmente in legno, e al fatto che le violenti scosse di assestamento avevano allertato e reso diffidenti tante famiglie. Si verificò inoltre nel bel mezzo del pomeriggio, quando tanta gente era fuori dalle proprie abitazioni. Dopo il terremoto, il livello del mare salì improvvisamente (furono registrati 4 metri nel porto di Valdivia) sommergendo interi villaggi come Toltén. Questo terremoto fu preceduto infatti da quattro violente scosse di magnitudo superiori a 7.0, tra cui una di magnitudo 7.9 nel giorno precedente, che causò gravi danni nella zona di Concepcion. Il terremoto fu causa anche del risveglio del vulcano Puyehue, che cominciò ad eruttare cenere sino a 6000 metri di quota per diverse settimane. Fu un evento devastante, il cui evento principale durò 13 lunghissimi minuti. Ancora oggi, si tratta del sisma più forte di sempre.
Il secondo più intenso terremoto di sempre è avvenuto a Sumatra, in Indonesia, il 26 dicembre del 2004, con una magnitudo 9,3. Il sisma di Santo Stefano generò un gigantesco tsunami che colpì le coste dell’Oceano Indiano dall’Indonesia allo Sri Lanka, poche ore dopo la prima scossa, e provocò 230.000 morti. Nella storia viene ricordato ancora il violento terremoto che colpì la Cina nel 1556, nello Shaanxi: secondo le fonti provocò oltre 800.000 vittime. In epoca moderna il più disastroso sisma resta il recente terremoto, 12 gennaio 2010, che colpi’ l’isola di Haiti, provocando oltre 250.000 vittime. Questa la lista stilata dall’United States Geological Survey (USGS) in base alla magnitudo: – Valdivia, Cile – magnitudo 9,5 – 22 maggio 1960. – Sumatra, Indonesia – magnitudo 9,3 – 26 dicembre 2004. – Stretto Prince William, Alaska – magnitudo 9,2 – 28 marzo 1964. – Sendai, Giappone – magnitudo 9,0 – 11 marzo 2011. – Kamchatka, Russia – magnitudo 9,0 – 4 novembre 1952. – Al largo costa Ecuador – magnitudo 8,8 – 31 gennaio 1906. – Concepcion, Cile – magnitudo 8,8 – 27 febbraio 2010. – Isole Rat, Alaska – magnitudo 8,7 – 4 febbraio 1965. – Sumatra, Indonesia – magnitudo 8,7 – 28 marzo 2005 – Sumatra, Indonesia – magnitudo 8,6 – 11 aprile 2012.