Dopo le violente scosse di terremoto che hanno colpito Tabriz, popolosa citta’ del nord-ovest dell’Iran, provocando centinaia di vittime e un numero imprecisato di senzatetto, certamente alcune migliaia di famiglie, la Caritas si e’ immediatamente messa in contatto con le autorita’ locali, nonostante la distanza di circa 600 chilometri delle zone del sisma dalla sede centrale di Teheran, offrendo la propria disponibilita’ a contribuire ai primi soccorsi. “Il piccolo staff della Caritas in Iran ha accumulato una grande esperienza proprio nel soccorso alle vittime dei terremoti, purtroppo frequenti nel Paese – ricorda l’organizzazione – Le autorita’ governative, dal canto loro si sono immediatamente attivate con elicotteri e decine di ambulanze e rimangono comunque il punto di riferimento per tutte le azioni che verranno avviate, incluse quelle richieste alle ong”. Continuano intanto ad arrivare aggiornamenti su danni e vittime, che si registrano finora per lo piu’ nelle zone rurali circostanti. Attorno alle grandi citta’ sono infatti decine i piccoli agglomerati rurali le cui costruzioni tradizionali offrono poca resistenza, anche ad un sisma di media violenza. In particolare dai villaggi di Ardebil, Meskhinshahr e Ahar, Varzeghan giungono notizie di distruzione dell’80% delle abitazioni. Nelle localita’ piu’ colpite le comunicazione sono ancora interrotte.