Le perforazioni del supervulcano dei Campi Flegrei riprenderanno il mese prossimo. Lo ha detto Marcello Martini, direttore dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica eVulcanologia (Ingv), a margine della tavola rotonda sui vulcani che si e’ svolta a Napoli durante il congresso della Societa’ Italiana di Fisica (Sif). Le trivellazioni saranno due, ha spiegato Martini: ”riprendera’ la perforazione che si e’ fermata a fine luglio e che e’ arrivata a 220 metri di profondita’ e sara’ fatto un altro pozzo di 200 metri, simile a quelli gia’ fatti in passato nell’area Flegrea, che servira’ a installare degli strumenti che ci permetteranno di sorvegliare il vulcano in profondita”. La prima trivellazione e’ realizzata nell’ambito del progetto internazionale ‘Campi Flegrei Deep Drilling Project‘ a guida italiana con l’Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (Ingv) finanziato dal Consorzio internazionale per le perforazioni profonde continentali. Si continuera’ a perforare nel pozzo di 220 metri per arrivare alla profondita’ prevista di 500 metri. Entrambe le perforazioni avranno lo scopo di studiare il vulcano per capire come funziona e mitigare il rischio legato a una eventuale eruzione. La trivellazione di 200 metri, ha spiegato Martini, sara’ realizzata invece nell’ambito del progetto Vulcamed, dell’Ingv finanziato dal ministero dell’Universita’ e Ricerca (Miur), che prevede quattro trivellazioni ai Campi Flegrei dalle profondita’ comprese fra 100 e 200 metri per studiare e monitorare il vulcano.