Secondo un nuovo rapporto del National Research Council, i ghiacciai nelle regioni centrali e orientali dell’Himalaya sembrano essere in ritirata agli stessi tassi di quelli di altre aree del mondo, mentre i ghiacciai dell’Himalaya occidentale sembrano più stabili, e potrebbero addirittura essere in crescita. Il rapporto esamina come i ghiacciai della regione dell’Indu-Kush, possano influenzare i sistemi fluviali della zona e la popolazione dell’Asia meridionale. Le montagne della regione costituiscono le sorgenti di diversi sistemi fluviali principali – tra cui il Gange, il Mekong, lo Yangtze e del Fiume Giallo – che servono come fonti di acqua potabile e come fornitura di acqua a circa 1,5 miliardi di persone. Secondo la commissione, che ha redatto un rapporto, il clima dell’Himalaya intero sta cambiando, ma l’impatto che questo possa avere in luoghi specifici resta poco chiaro. L’Himalaya orientale e il Tibet si stanno riscaldando, e la tendenza è più pronunciata ad altitudini più elevate. I modelli suggeriscono che la polvere del deserto potrebbe contribuire al rapido riscaldamento atmosferico, all’accelerazione della fusione del manto nevoso, e al conseguente ritiro dei ghiacciai. Questo non comporterebbe cambiamenti significativi nelle disponibilità idriche a bassa quota nei prossimi decenni, dal momento che queste dipendono principalmente dalle precipitazioni monsoniche e dallo scioglimento delle nevi. Tuttavia, se il tasso attuale di ritirata dovesse continuare, le zone di alta quota potrebbero vedere alterati i flussi d’acqua stagionali in alcuni bacini idrografici. Gli effetti del ritiro dei ghiacciai sarebbe evidente durante la stagione secca in particolare in Occidente, dove lo scioglimento dei ghiacciai è più importante per i sistemi fluviali. Anche se il ritiro dei ghiacciai potrebbe fornire più acqua di fusione a breve termine, la perdita del ghiacciaio potrebbe diventare un problema a lungo termine. La gestione delle risorse idriche e la fornitura di acqua potabile e dei servizi igienico-sanitari sono già una sfida nella regione, e i cambiamenti del clima e la disponibilità di acqua andrebbero a crare seri disagi su piccola scala. Gli attuali sforzi che si concentrano su calamità naturali e la riduzione delle catastrofi nella regione, potrebbero offrire insegnamenti utili nel considerare e affrontare il rischio di impatti derivanti dal ritiro dei ghiacciai e sulle variazioni nei processi di scioglimento della neve nella regione.