Cambiamenti climatici, nuovo studio sul global warming: costa 1,2 bilioni di Usd all’anno

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Mentre molti governi ritengono che i cambiamenti climatici siano un problema “a lungo termine“, cresce costantemente l’opinione generale, secondo la quale gli effetti si sentono già. Il surriscaldamento globale contribuisce alla morte di circa 400mila persone ogni anno e costa più di 1,2 bilioni di dollari (930.000 miliardi) in tutto il mondo, prosciugando l’1,6% del pil mondiale, rivela un nuovo studio. L’impatto viene avvertito maggiormente nei paesi in via di sviluppo, secondo la ricerca da 331 pagine – intitolata “Climate Vulnerability Monitor: A guide to the cold calculus of a hot planet” (Il monitor della vulnerabilità climatica: una guida al freddo calcolo del pianeta bollente) – con i danni alla produzione agricola provocati dalle condizioni meteorologiche estreme legate ai cambiamenti, che contribuiscono ai decessi per malnutrizione, povertà e alle malattie associate. L’inquinamento atmosferico provocato dall’uso dei combustibili fossili è inoltre in parte responsabile della morte di 4,5 milioni di persone all’anno. Lo studio, condotto dal gruppo Dara, un’organizzazione non governativa che ha sede in Europa, e dal Climate Vunerable Forum, è stato redatto da più di 50 scienziati, economisti ed esperti di politica per conto di 20 governi. Con le condizioni meteorologiche estreme e i danni associati – siccità, inondazioni e bufere molto violente – a risentirne saranno anche le maggiori economie, con un 2% stimato del Pil degli Stati Uniti che entro il 2030 rischia di essere spazzato via, mentre effetti simili costerebbero 1,2 bilioni di dollari in Cina entro la stessa data.

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