A Catania si potranno osservare alcune morfologie vulcaniche etnee, gli effetti del terremoto del 1863 , le absidi normanne , l’affresco che ritrae l’eruzione del 1669 o ancora visitare il Castello Ursino, il Monastero dei Benedettini .
Nell’elegante edificio borbonico dell’Osservatorio Vesuviano di Ercolano , fondato nel 1841, guide esperte condurranno i visitatori attraverso un affascinante viaggio nel mondo dei vulcani. Saranno descritti i vari tipi di eruzioni e la loro pericolosità, per giungere al monitoraggio in tempo reale realizzato grazie ai sistemi di sorveglianza. Si potra’ vedere il sismografo elettromagnetico di Luigi Palmieri del 1856. Pannelli ed exhibits sui vulcani italiani e sulla geotermia, contributi audiovisivi, una parete multimediale e una saletta per film 3D condurranno il visitatore alla conoscenza dei vulcani attivi in Italia, della loro pericolosità e dei sistemi adottati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per il controllo della loro attività.
Nel corso della manifestazione saranno mostrati foto e filmati d’epoca di eruzioni del Vesuvio, commentati dal Dott. Gianni Ricciardi. La collezione raccoglie un gran numero di fotografie e filmati realizzati durante le eruzioni del Vesuvio tra il 1865 ed il 1944. Il film più antico della cineteca è anche il primo film al mondo di un vulcano in eruzione e fu realizzato dai fratelli Lumière, dopo due anni dall’invenzione del cinematografo. La pellicola consente di rivivere l’eruzione che ha portato alla formazione del Colle Umberto, poco a est del Museo. Una rarità è il film della catastrofica eruzione del 1906, ritenuto disperso. L’ultimo filmato riguarda l’eruzione del 1944, in versione integrale, realizzato durante l’ultima guerra mondiale dalle Forze Alleate e donato all’allora Direttore Giuseppe Imbò.
presso la sala monitoraggio dell’Etna, i visitatori si muoveranno lungo un percorso guidato corredato da poster e exhibit riguardanti la vulcanologia, i gas, i terremoti, le deformazioni del suolo, la gravimetria ed il magnetismo.
Si scendera’ nel ventre dell’Etna
Un’escursione senza precedenti che si effettuerà nel basso versante sudoccidentale dell’Etna, tra i territori di Belpasso e Nicolosi. Il breve percorso si svolgerà a piedi e permetterà di osservare tre tunnel lavici, di cui uno dall’interno e alcuni speleotemi tipici delle grotte vulcaniche (rotoli di lava, mensole, skylight, ecc.). Sarà un’occasione unica per osservare un vulcano dall’interno.
A Pozzuoli la presentazione del plastico dei Campi Flegrei
I vulcanologi illustreranno il plastico dei Campi Flegrei spiegando il vulcanismo flegreo con accenni al vulcanismo campano. Il tutto nel cuore del Monte Nuovo.
L’Associazione Culturale Turistica NeT propone, nell’ambito della Settimana del Pianeta Terra, l’escursione al sentiero natura Monti Sartorius, nel territorio del Parco Regionale dell’Etna.
Il percorso, che riveste eccezionale interesse sia dal punto di vista geologico che botanico, si snodera’ a partire dalla sbarra forestale lungo radure ricche di specie endemiche, bombe vulcaniche di notevoli dimensioni e formazioni boschive dominate dalla Betulla (Betula aetnensis).
L’eccezionale interesse geologico è rappresentato dalla imponente colata del 1865 che ha dato origine ai Monti Sartorius (in onore e a memoria dello studioso Sartorius von Waltershausen che fu tra i primi a riportare cartograficamente le più importanti eruzioni dell’Etna) caratterizzati dall’allineamento di sette conetti eruttivi (“bottoniera”).
L’intero programma con la descrizione dettagliata degli eventi è disponibile sul sito www.settimanaterra.org