Torna El Niño nel Pacifico. Il suo arrivo sembra infatti sempre piu’ probabile tra questo mese e il prossimo. E’ quanto afferma la World Meteorological Organization, agenzia per lameteorologia delle Nazioni Unite, secondo cui il ritorno del ‘bambinello’ influenzera’ i modelli climatici globali. Il fenomeno, di solito associato a significativi cambiamenti nella piovosita’, e’ collegato a un clima particolarmente secco in Australia, Indonesia, Filippine, nord est del Brasile e sud Africa, nonche’ in alcune aree dell’Asia. Le previsioni del Wmo sono basati su modelli climatici e dati raccolti dai centri di tutto il mondo. ”Secondo la maggior parte di questi modelli – afferma Clare Nullis, portavoce del Wmo – c’e’ una previsione moderatamente elevata di El Niño”. ”Un debole ‘El Niño’ – afferma il Wmo – si puo’ sviluppare in settembre e ottobre e perdurare fino all’inverno dell’emisfero boreale”. Il fenomeno climatico ciclico che ricorre in media ogni cinque anni e prende in nome dal ‘bambinello’ del Presepe visto che di solito arrivava in dicembre, si manifesta quando la temperatura dell’oceano Pacifico ai Tropici aumenta di almeno mezzo grado per piu’ di cinque mesi. ‘El Nino’ e’ anche associato a una maggiore piovosita’ in Equador, Peru’ settentrionale, Brasile meridionale fino all’Argentina centrale e parte dell’Africa orientale. Con El Nino gli inverni tendono ad essere piu’ miti in nel Canada occidentale e in parte degli Usa. ‘La Nina’, fenomeno opposto che provoca invece un raffreddamento anomalo delle acque, si e’ conclusa ad aprile.