Gli astrofili di tutto il mondo stanno scandagliando l’atmosfera superiore di Giove per cercare di rintracciare i segni dell’impatto testimoniato da Dan Peterson e George Hall il 10 Settembre. “Sino ad ora però, nonostante diversi osservatori abbiano ottenuto eccellenti immagini, lo strato di nubi non ha presentato alcuna “cicatrice” dell’evento”, sostiene John H. Rogers, direttore della British Astronomical Association. Quando i frammenti della cometa Shoemaker-Levy 9 colpirono Giove nel 1994, ogni bagliore produsse una miscela torbida di polvere cometaria incenerita tra le nubi vorticose del gigante del Sistema solare, così come accadde nel Luglio 2009, quando l’asrtofilo Anthony Wesley riprese l’impatto dell’asteroide. Nell’ultima circostanza evidentemente, si è trattato di un corpo molto piccolo, probabilmente nell’ordine dei 10 metri, capace di generare il bagliore, ma non troppo evidente da lasciare dei segni del suo impatto. In basso un’immagine dell’area interessata.