Prima dell’alba di domattina sarà possibile osservare nel cielo orientale, quasi all’orizzonte, una sottile falce di Luna calante e un abbagliante “stella” bianca brillante con luce fissa. In realtà non si tratterà di una stella, ma del pianeta Venere, il secondo pianeta del nostro Sistema Solare in ordine di distanza dal Sole, che ha già fornito numerosi eventi spettacolari in questo 2012. Venere, distante 137.700 chilometri dalla Terra, sarà 13 volte più luminoso della stella Sirio (la stella più luminosa del cielo notturno), visibile a destra della scena. La Luna e Venere, i due corpi celesti più luminosi del cielo notturno, saranno quindi separati da pochi gradi, inferiori ad un pugno rivolto verso la volta celeste. La Luna mostrerà la sua luce cinerea, ossia la sua parte in ombra che sembrerà brillare debolmente di luce inquietante grigio chiaro. Descritta da Leonardo Da Vinci nel suo codice Leicester intorno al 1510, questo bagliore misterioso è causato dalla luce solare riflessa dalle nubi e dagli oceani della Terra.
Il nostro unico satellite naturale sarà illuminato soltanto per il 16%, in uno stretto nastro giallo-bianco che contrasterà con il grigio-blu del resto del disco lunare, fornendo un sorprendente effetto tridimensionale, specialmente se osservato con un binocolo. E man mano che l’alba prenderà piede, i due corpi celesti saliranno nel cielo orientale. Nonostante la massima elongazione di Venere (la massima separazione angolare) dal Sole sia avvenuta lo scorso 17 Agosto, questo pianeta abbagliante appare ancora più in alto nel cielo nel corso del mese in corso. Telescopicamente il pianeta non presenta che un piccolo disco, privo di particolari dettagli, ma basterà la visione ad occhio nudo per poter apprezzare questo meraviglioso corpo celeste contemplato sin dall’antichità.