La Pianura Padana protagonista de “La Settimana del Pianeta Terra”

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Gli idrocarburi padani, le falde acquifere padane , i terremoti ma anche i paesaggi e soprattutto la storia della Pianura Padana saranno protagonisti de La Settimana del Pianeta Terra , in programma in tutta Italia dal 14 al 21 Ottobre ed organizzata dalla Federazione Italiana di Scienze della Terra. “Un vero sguardo profondo sulla Pianura Padana. Un viaggio nel cuore dell’Emilia – Romagna e della Lombardia . Milano sara’ teatro – ha affermato Rodolfo Coccioni , Vice Presidente della Federazione Italiana di Scienze della Terra –  di ben tre importanti eventi”. A Mondaino (RN – Emilia -Romagna) conosceremo l’ambiente della Pianura Padana durante il periodo del grande freddo. Con la conferenza in programma presso la Sala del Durantino della Rocca Malatestiana, capiremo la vita dell’uomo e degli animali in quel particolare contesto ambientale e climatico. Inoltre i partecipanti avranno la possibilita’ , per un giorno , di effettuare tutte le attivita’ che caratterizzano il lavoro dell’archeologo. Sempre a Mondaino i bambini, le famiglie , i giovani e gli anziani potranno partecipare alle attivita’ di laboratorio con la realizzazione in argilla di incredibili animali che vivevano nei mari del nostro pianeta milioni di anni fa .

 “Ma la Pianura Padana – ha proseguito Coccioni – e’ ricca di energia” .  A Pavia (Lombardia), grazie ad un’importante conferenza del Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente dell’ Universita’ degli Studi di Pavia conosceremo meglio l’energia profonda della Pianura Padana con i suoi  idrocarburi ma anche l’acqua profonda con le falde acquifere padane.

Milano con il Biolab e l’Acquario

Il capoluogo lombardo fornira’ un notevole contributo a La Settimana del Pianeta Terra con eventi aperti a tutti .  Ad esempio al Biolab gli studenti potranno vedere quanto siano divertenti le Scienze della Terra con un geoevento unico , che  offrira’ loro la possibilita’ di maneggiare reperti autentici provenienti dalle collezioni del Museo di Storia Naturale di Milano, utilizzando gli strumenti scientifici del Biolab per studiarli. Non solo riconoscimento e classificazione, quindi, ma una serie di esperienze e esperimenti che, attraverso un approccio rigoroso ma divertente, permetterà ai ragazzi di comprendere concetti fondamentali quali le proprietà dei minerali e delle rocce, i loro usi, le metodologie che vengono utilizzate per studiarli.
Prove all’acido, raggi ultravioletti, chiavi dicotomiche saranno solo alcune delle esperienze proposte. Ci si concentrerà, inoltre, sulla natura del colore e quindi sulle spiegazioni delle possibili colorazioni dei minerali che si trovano in natura. Sempre al Biolab di Milano impareremo a distinguere le caratteristiche e le TIPOLOGIE PRINCIPALI DI MINERALI E ROCCE, come osservarli e classificarli. Infine, ci renderemo conto che con un po’ di spirito di osservazione possiamo applicare la “vista da geologo” a tutto il mondo che ci circonda!
Attività laboratoriali e reperti autentici su cui lavorare permetteranno ai visitatori di diventare geologi per un giorno.

All’Acquario e Civica Stazione Idrobiologica, di Milano si andra’  alla scoperta delle Geoscienze che si occupano dell’esplorazione e studio del mondo sommerso. Sono previste presentazioni ed attività di manipolazione che riguarderanno i principali argomenti d’investigazione: dall’esplorazione dei bacini ipersalini profondi, eredità della storia geologica del Mediterraneo, alla scoperta di faune chemiosintetiche legate ad emissioni di fluidi; dallo studio delle associazioni a coralli profondi di acque fredde alla ricostruzione dei cambiamenti ambientali attraverso lo studio degli scheletri di coralli ed alghe calcaree e di carote di sedimento; dall’evoluzione della cartografia alla mappatura degli habitat marini con metodi geofisici.

Dalla Pianura Padana alle Colline Piacentine.

Un vero viaggio nel cuore del Piano Geologico Piacentino. Durante La Settimana del Pianeta Terra , accompagnati dagli esperti del Gruppo  Paleontologico “La Xenophora”, sara’ possibile risalire la valle del Rio Stramonte e raggiungere le piu’ belle ed affascinanti aree delle colline piacentine orientali costituite da una successione di rocce sedimentarie di origine marina, ricca di fossili. In oltre due secoli di ricerche, vi sono stati recuperati vari resti scheletrici di vertebrati (soprattutto cetacei: balenottere e delfini) e grandi quantità di conchiglie, che hanno consentito di mettere insieme importanti collezioni scientifiche.
Una passeggiata tra i vigneti e i calanchi della Val Chiavenna (Comune di Lugagnano Val d’Arda), in una delle valli più caratteristiche delle colline piacenziane.

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