I pionieri appartengono alla gloria e alla leggenda di questo o quel paese, ma le loro conquiste sono pietre miliari nella storia dell’umanità. Cominciamo con questra frase un viaggio dalle origini della razza umana, che ha avuto origine sulla Terra circa 5 milioni di anni fa, e che in relazione alla storia del nostro pianeta, è poco più di un battito di ciglia. Nonostante l’attuale sviluppo nel campo delle conoscenze scientifiche, le teorie sull’origine della Terra e del sistema solare, e ancor di più dell’universo, sono spesso contrastanti. Il nostro pianeta avrebbe cominciato ad esistere come una massa di gas con una temperatura di 4000°C, a cui seguì un netto raffreddamento al punto che i gas divennero liquidi e, poi, raggiunta la temperatura di 1500°C, apparvero le prime particelle di crosta solida. Quando la temperatura scese a 700°C, la crosta aveva uno spessore di oltre 10 Km, e il raffreddamento cominciò a diminuire. La Terra era avvolta da da un denso strato di nubi: con il diminuire della temperatura, cominciarono a cadere gocce di pioggia. Ben presto venne a diluviare per migliaia di anni, durante i quali gli immensi banchi di nubi riversarono l’acqua che contenevano. Si formarono gli oceani e la temperatura sulla Terra diminuì gradatamente, sino a raggiungere i 20-30°C attuali. L’atmosfera era colma di anidride carbonica, vapore acqueo, metano e ammoniaca, che non fornivano alcuna protezione contro i raggi ultravioletti emanati dal Sole. La crosta continuava a deformarsi, sconvolta da getti di lava che sgorgavano dal centro del pianeta. La vegetazione era ancora assente e gli oceani non erano che una grande massa d’acqua che riempivano le depressioni rocciose. Eppure, in tutto questo caos, era contenuto il seme della vita.
La zuppa di elementi chimici avvenuta grazie a complesse reazioni, diede inizio alle prime cellule viventi, che a distanza di 500 milioni di anni si divisero in alghe e batteri, all’origine della forma di vita vegetale e animale. Cominciarono le prime fabbriche di ossigeno che permeavano l’atmosfera. L’ossigeno normale divenne ozono, creando una sorta di scudo protettivo al di sotto del quale la vita cominciava a moltiplicarsi. La Terra divenne un pianeta abitabile, in grado di assicurare la vita a forme più complesse. Gli animali cominciarono ad invadere i continenti: prima gli anfibi, che poi svilupparono polmoni e arti in grado di respirare e strisciare, poi i rettili. Ebbe luogo in questo periodo un grandioso processo evolutivo, grazie al quale differenti specie riempirono nuovi habitat a disposizione. Apparvero i primi insetti, sino ad arrivare ai dinosauri, le più gigantesche e forse più bizzarre creature che siano mai vissute. Questi giganti vissero per un periodo 50 volte superiore a quello dell’attuale permanenza dell’uomo sul nostro pianeta. Le varie ere glaciali permisero un’estensione differente degli oceani e i continenti continuarono a slittare sulla superficie del globo, come bastimenti che galleggiano su una sostanza molto densa. Ogni tanto una collisione provocava la formazione di una catena montuosa. E’ la deriva dei continenti, che dura ancora ai nostri giorni. Un tempo tutte le masse terrestri formavano un unico supercontinente: la Pangea, il quale poi si divise nelle masse continentali che conosciamo attualmente. Il clima mutevole e l’impatto con corpi celesti, produsse circa 65 milioni di anni fa l’estinzione dei dinosauri, che vennero più tardi sostituiti con altri mammiferi.
Si ritiene che la culla dell’umanità sia l’Africa, nella quale sono state ritrovate le più antiche testimonianze più simili all’uomo. L’uomo apparve per la prima volta quando stava per cominciare una Grande Era Glaciale, l’ultima dopo un intervallo di 100 milioni di anni. Nei periodi veramente freddi, i fiori alpini, le renne e le volpi artiche abbondavano in Europa. Quando il ghiaccio si ritirò, gli ippopotami nuotavano nel Tamigi e nei fiumi d’Italia, e i leoni si trovavano persino nei Balcani. Per sopravvivere alle condizioni climatiche inospitali, l’uomo si adattò senza nessun adattamento biologico, soltanto utilizzando la propria intelligenza. Venne la scoperta del fuoco per riscaldarsi e per farsi luce, indossò pelli di animali per ripararsi dal freddo. Nonostante questo, la sopravvivenza fu molto difficile, tanto da giustificare una migrazione verso climi più caldi. Circa 10.000 anni fa, la coltre di ghiaccio si ritirò per l’ultima volta. A quell’epoca, una forma avanzata di essere umano, l’Homo sapiens, era comparsa sulla scena in concomitanza con condizioni ambientali meno ostili. Era la fine del conto alla rovescia che si doveva concludere con l’avvento dell’uomo.
Cominciò l’era dell’agricoltura, in quella che viene denominta la rivoluzione neolitica. Una rivoluzione unica, che mai come in questo caso ha prodotto risultati tanto duraturi e che ha aperto a nuovi orizzonti. Con l’aumento del cibo aumentò la popolazione, e grazie al benessere cominciarono le prime città-stato, i primi villaggi e le prime capanne. Si scavavano canali di irrigazione e i corsi d’acqua venivano deviati. Cominciarono però anche le prime guerre tra cacciatori. L’uomo cominciò a seminare e macinare grano e orzo, con la coltura di nuove varietà di frumento. Gli animali cominciavano ad essere addomesticati e nuovi materiali da lavoro vennero costruiti. Quando i beni erano anche troppi per una singola famiglia, cominciarono le prime tasse, i primi scambi di materiali, i primi gingilli per la famiglia. Vennero costruite le prime abitazioni in pietra e i primi ambienti separati. Cominciavano le prime divisioni sociali tra poveri e ricchi, visto che l’artigianato e il commercio permettevano di accumulare possessi. Gli agricoltori cominciarono a spostarsi alla ricerca di nuove terre, divenendo veri e propri nomadi. La creta forniva aree per la cucina, come forni, focolari e recipienti. Le donne si occupavano della lana e del lino. Un gruppo di artigiani dell’Asia occidentale, scoprì il metodo di lavorazione dei metalli, grazie ai quali l’uomo poteva uscire dall’età della pietra. La conoscenza si diffuse in tutta l’Europa occidentale, dove cominciò la ricerca dei metalli rari. Oltre agli artigiani intanto, un’altra classe molto influente nella società prese piede: erano i sacerdoti. Si dovettero a loro, nell’Europa-Nord-Occidentale, i nuovi e più grandiosi schemi architettonici.
Tra i fiumi Tigri ed Eufrate intanto, giace un’ampia e fertile vallata, che più di qualunque altra ha il diritto di essere considerata il luogo di nascita della civiltà. I Sumeri cominciarono a costruire le prime città del mondo, inventarono un sistema di scrittura, scoprirono il bronzo e fu il primo popolo ad utilizzare veicoli forniti di ruote. La regione era nota ai Greci come Mesopotamia, “la terra tra i due fiumi” che nei secoli a venire avrebbe ospitato gli Accadi, i Babilonesi e gli Assiri. A quest’epoca risalgono le prime testimonianze scritte dell’uomo, così come le classi sociali. I monumenti più grandiosi lasciatici dai popoli dell’antichità sono dovuti ad una civiltà che mise le radici nella stretta ma fertilissima Valle del Nilo, e fiorì per un lasso di tempo incredibile: l’Egitto. L’eredità comprende le Piramidi di Giza, la Grande Sfinge e i favolosi tesori del re Tutankhamon. Le antiche risorse di questo popolo stupiscono ancora oggi gli archeologi, grazie alla maestrìa e alla precisione utilizzata. I conquistatori dell’Assiria, di Babilonia e dell’Egitto unificarono i loro immensi tesori sotto uno stesso ordinamento, e trasmisero il loro patrimonio artistico e culturale al mondo arabo.
Lungo la costa orientale del Mediterraneo, dove gli erranti figli di Noè costruirono la propria dimora, il commercio era fiorente e gli uomini adoravano un nuovo Dio. E’ qui che nascono due delle più grandi religioni della Terra. A Creta e in Grecia, i ricchi insediamenti dei Minoici e dei micenei introdussero in Europa la cività dell’età del bronzo. Tra le gesta eroiche immortalate da Omero e il miracolo imperituro dell’antica Grecia, si giunge al misterioso mondo degli Etruschi, che dominavano l’Italia centrale prima dell’ascesa di Roma, e che erano ricchi mercanti e abili artigiani. Roma dominò il mondo antico per quasi 500 anni, in un’area compresa dalla costa Atlantica della Spagna a Ovest, alle spiagge del Mar Caspio a Est; dalle nebbiose foreste della Britannia a Nord, ai deserti arroventati dal Sole a sud. A Roma va il merito di aver inventato le prime strade, e le costruzioni in pietra e calcestruzzo hanno sfidato i secoli. Quando l’astro di Roma cominciò a tramontare, gli imperatori si trasferirono in Oriente e fecero di Costantinopoli il centro di una nuova, splendida civiltà sorta per la gloria di Dio. In quattro secoli tempestosi, le orde degli invasori germanici gettarono le fondamenta di una cultura vigorosa e duratura, mentre i Celti mantenevano vivo in Irlanda il Cristianesimo. Intanto la marea crescente dell’Islam sommerge il mondo antico e crea una fratellanza universale dall’Africa occidentale all’estremo oriente. L’induismo ed il Buddismo creano un patrimonio immenso di templi e sculture e una società che ha conservato un suo carattere particolare in 4000 anni di dominazione straniera.
Sarebbe impossibile citare tutti i popoli, le culture e i nomi che hanno caratterizzato la nostra storia, ma non si possono non ricordare i Maya, gli Aztechi del Messico e gli Incas, che crearono civiltà, che per ricchezza e splendore affascinarono i conquistatori spagnoli. I Maya in particolare erano esperti astronomi e matematici, ed ancora oggi, specie grazie alle teoria cospirative, stanno facendo parlare tanto di sé. Poco dopo la crisi delle invasioni barbariche, ecco l’autorità della chiesa cristiana, che diede all’Europa un millennio di unità. Nei monasteri la fede custodisce la cultura, e il Feudalesimo è sinonimo di terra in cambio di fedeltà. Nel medioevo si assiste all’ascesa gloriosa dei cavalieri, la cui vita era interamente dominata da un elaborato codice di cavalleria.Tra il 1350 ed il 1600 uno spirito d’avventura si impadronì dell’Europa: gli uomini del Rinascimento dominarono la storia, scoprirono nuovi territori e sfidarono l’autorità del Papa.
E mentre i monarchi governavano con potere assoluto, i filosofi e gli scienziati dell’Illuminismo usarono la ragione e la sperimentazione per chiarire le leggi dell’universo. Ispirati dalle idee dell’illuminismo, i popoli delle due sponde dell’Atlantico lanciarono un grido di libertà e rovesciarono i loro padroni di sangue reale. Dal 1870 una civiltà di massa, basata sullo sviluppo della scienza e della tecnologia, ha condotto l’uomo sino allo spazio. Le auto trasformano il modo di vivere, la democrazia sopravvive alla dittatura. Nel ‘900 però le continue crisi diplomatiche conducono alle guerre mondiali, ma l’uomo si riscatta conquistando la Luna e fornendo innumerevoli novità nel campo della medicina e della scienza.
In ogni epoca, l’uomo ha guardato al di là del ristretto orizzonte quotidiano per indagare sui misteri del mondo circostante, al fine di dominarlo e sfruttarne le risorse. Se si paragonasse l’età della Terra alla durata di un solo giorno, il meraviglioso viaggio che abbiamo percorso dalle origini dell’uomo ai giorni nostri, corrisponderebbe a meno di un minuto. Tuttavia, anche l’abisso di tempo che precede la comparsa dell’uomo appartiene alla sua storia. Una storia incredibile, affascinante, che probabilmente non ha eguali nell’universo. Una storia chissà per quanto tempo ancora destinata a durare…!