”Scenario non ordinario”. ”Rischio di un evento meteorologico estremo”. ”Limitare gli spostamenti”. Nella capitale e’ gia’ allerta maltempo in attesa di Lunedi’. Di ”perturbazione molto importante” che potrebbe portare anche ”eventi concentrati ed estremi” in alcune zone del centro-sud ha parlato il capo del Dipartimento nazionale Franco Gabrielli. E cosi’, mentre la macchina della prevenzione si e’ accesa, la capitale sta passando un weekend in ansia per le piogge e i temporali previsti a partire dalla tarda mattinata di lunedi’. Per poi proseguire anche martedi’. E’ ancora vivo il ricordo del nubifragio del 20 ottobre di un anno fa, che mise in ginocchio la citta’. ”Non stabiliremo la chiusura delle scuole ne’ altri provvedimenti salvo nuove notizie”, ha detto oggi il sindaco Gianni Alemanno, raccomandando ”a tutti di fare attenzione negli spostamenti e soprattutto a chi vive al pian terreno o nelle zone a rischio”. Gabrielli ha provato a sdrammatizzare anticipando che ”se piovera’ non sara’ colpa del sindaco”, riferimento scherzoso alla durissima polemica con Alemanno durante la nevicata di febbraio. ”Un gesto simpatico per evitare di strumentalizzare gli eventi atmosferici”, ha ribattuto il sindaco. Intanto la Protezione civile romana, in coordinamento con quella regionale e nazionale, e’ in preallerta. Saranno schierati oltre 1200 uomini, la meta’ vigili urbani che sorveglieranno i fiumi – Tevere e Aniene – e gli altri corsi d’acqua, l’altra meta’ operatori e volontari di Protezione civile, Ama (municipalizzata dei rifiuti) e Servizio giardini. Nei due giorni che precedono la tormenta e’ necessario ripulire le caditoie e i tombini – impiegate 10 squadre con mezzi pesanti – ed effettuare altri interventi di prevenzione. Soprattutto in certe zone la scarsa manutenzione ha provocato disastri nel recente passato. E anche stavolta le aree piu’ a rischio sono il litorale, la Tiburtina, Prima Porta e Piana del Sole, secondo i comunicati ufficiali. Ventimila sacchetti di sabbia serviranno per la protezione delle zone di esondazione del Fosso di Pratolungo e lungo gli argini del Canale Palocco all’Infernetto. Ma ci sono anche una serie di misure di ”autoprotezione” che i cittadini possono adottare, ricorda il direttore della Protezione civile di Roma Tommaso Profeta. Tra questi, limitare gli spostamenti all’indispensabile, mettendo le auto al sicuro in caso di allagamenti, anche per non ostacolare i soccorsi; se si abbandona la casa chiudere acqua, gas e luce; mettersi subito in salvo, senza pensare ai propri beni; porre paratie a protezione dei locali al piano strada e chiudere o bloccare le porte di cantine o seminterrati; non avventurarsi su ponti o in prossimita’ di corsi d’acqua; aiutare anziani, bambini e disabili. Per il resto, seguire su tutti i mezzi di informazione i messaggi delle autorita’. Il conto alla rovescia e’ iniziato.