Una ricerca pubblicata su Nature Communications, ha filmato per la prima volta la formazione delle bolle di magma. Il lavoro, coordinato dal geochimico canadese Don Baker, della McGill University a cui partecipa anche l’Italia con la struttura per la luce di sincrotrone Elettra, a Trieste e l’università di Trieste, è basato sull’analisi una roccia basaltica dello Stromboli. Secondo quanto affermano i ricercatori, i primi 10 secondi in cui si formano le bolle di gas nel magma determinano il carattere di un’eruzione vulcanica, ossia se questa sarà violenta o meno. Secondo i ricercatori la scoperta evidenzia il bisogno di sviluppare sistemi di monitoraggio vulcanico che possano misurare rapidi cambiamenti nei flussi di gas e della composizione durante questi brevi ma cruciali momenti. ”Mentre portavamo la temperatura della roccia fino a 1.200 gradi centigradi, attraverso un sistema laser di riscaldamento – spiega Lucia Mancini, che lavora presso il Sincrotrone Elettra – abbiamo ottenuto una sequenza di immagini tridimensionali ad alta risoluzione mediante la tecnica di microtomografia a raggi X, nel corso dei primi 18 secondi di formazione e crescita delle bolle nel fuso magmatico”. ”Analizzando la geometria delle connessioni fra le bolle – spiega Francesco Brun dell’univesità di Trieste ed Elettra – siamo riusciti quindi a calcolare la velocità con cui il gas attraversava le vie di fuga e usciva dal campione e, nello stesso tempo, a determinare la rapidita’ con cui la struttura a bolle sotto pressione cedeva e si rompeva”. Cosi’ i ricercatori hanno scoperto che i cambiamenti nella struttura della bolla avvengono nei primi dieci secondi di crescita. ”Anche se non possiamo osservare un’eruzione in diretta all’interno di un vulcano – sottolinea Baker – sappiamo che il fenomeno eruttivo dipende dalla formazione e dalla rapida espansione di bolle di gas nella roccia fusa sottostante, con un meccanismo simile a quello che si innesca agitando e poi stappando una bottiglia di bibita gassata. L’equilibrio fra la crescita e l’espansione delle bolle da un lato e la perdita di gas dall’altro determinera’ la forza dell’eruzione, che si tratti del vulcano o della bottiglia di bibita”.