Che la fine del mondo prevista per il 21 Dicembre 2012 sia una bufala l’hanno fortunatamente capito in tanti, ma chi ne risente in modo particolare sono proprio i discendenti del popolo dell’america centrale. Come riporta la France Presse un rappresentante della popolazione indigena ha protestato ufficialmente contro il governo per lo sfruttamento commerciale della ‘profezia’, che sarebbe poco rispettoso della antica cultura. “Stiamo protestando contro le bugie e le deformazioni della verita‘- ha affermato Felipe Gomez, leader della associazione Maya Oxlaljuj Ajpop – e la nostra trasformazione in folklore per il profitto“. Circa meta’ dei 15 milioni di guatemaltechi discende dai Maya, e il ministero della cultura del paese sta per ospitare un grande evento il 20 dicembre, il giorno prima della presunta ‘fine del mondo’, e i tour operator gia’ propongono pacchetti di viaggio a tema. In realta’, spiega Gomez,in quella data finisce solo il calendario calcolato dal popolo centramericano, e ne inizia un altro: “Il nuovo ciclo del tempo implica che ci saranno cambiamenti personali, familiari e di comunita’, cosi’ che l’armonia tra l’uomo e la natura sia ristabilita – afferma – il Governo farebbe bene a promuovere questo, che e’ il vero significato“. Sinceramente siamo scettici anche su questa affermazione, propendendo verso il senso scientifico e astronomico del significato.