Le relazioni tra il lago di Garda e la “sua” atmosfera

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Il lago di Garda è ben conosciuto per i fenomeni temporaleschi che, spesso violentemente, lo colpiscono. L’aria calda e umida che è caratteristica della zona in estate, con temperature superficiali  fino a 27°C (o oltre), contribuisce notevolmente ad alimentare cellule temporalesche, che spesso si muovono poi verso il veronese.

Ma i laghi, spesso considerati semplici distese di acqua senza”sorprese”, sono da conoscere molto bene se si vuole navigare o nuotare nelle loro acque. Il vento che soffia anche impetuoso dalle montagne del Trentino, Regione che il lago bagna, oltre a causare forti temporali, causa condizioni di lago mosso, con nulla da invidiare a certe tempeste sul mare, e onde che raggiungono facilmente la sede stradale.

Ma non è tutto: il lago mostra anche alcune correnti, interne, variabili in velocità e posizione, ma più frequenti in alcune aree, a causa di squilibri termici interni alle acque stesse.

A questo proposito ricordiamo che il lago è molto profondo, fino a 360 metri, e la temperatura a 100 metri è mediamente di soli 8°C. Logico quindi che le correnti possano avere un contributo decisivo nella distribuzione del calore.

Ma il fenomeno più interessante che coinvolge il lago è la forte e rapida variazione di altezza, fino a 30 cm di aumento del livello della superficie, che è stata notata in conseguenza della diminuzione della pressione atmosferica, e che si verifica senza preavviso a lago calmo, durando da pochi minuti a molte ore.

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