Le pulsar sono tra le stelle più estreme dell’Universo: palle dense di materia, molto più pesanti del nostro Sole, ma anche estremamente piccole (poche decine di Km di diametro). Esse ruotano rapidamente, arrivando a percorrere diverse centinaia di giri al secondo, e gli impulsi emessi ad intervalli estremamente regolari ne hanno dato l’appellativo di stella pulsante. Tuttavia, nonostante queste proprietà esotiche, le pulsar ospitano dei sistemi planetari. Nel lavoro presentato al Congresso europeo di scienza planetaria a Madrid, Venerdì 28 Settembre, Fabrice Mottez, dell’Osservatorio di Parigi, fa una serie di previsioni sulle proprietà dei sistemi planetari intorno alle pulsar. Il suo lavoro di squadra ha implicazioni sia per il modo di scoprire questi pianeti, che per la loro formazione, l’evoluzione e le proprietà. “Le Pulsar e i loro sistemi planetari funzionano un pò come giganteschi generatori elettrici“, dice Mottez. “Se ci sono le condizioni, il campo magnetico e il vento stellare della pulsar può interagire con i pianeti e creare una scia potente elettromagnetica attorno ad essi.” Questo fenomeno può essere visibile dalla Terra, e sarebbe la base per rilevare pianeti intorno a queste stelle di neutroni; ma avrebbe un’importanza ancora maggiore in relazione all’evoluzione dei sistemi planetari.
Le scie magnetiche provocate dalle Pulsar sui propri sistemi planetari
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