Una esercitazione per scongiurare i danni di un evento alluvionale come quello di venti anni fa, quando ad un ottobre già piovoso tra il 30 ed il 31 ottobre 1992 si andò ad aggiungere un evento eccezionale da 100 mm di pioggia che ando’ ad ingrossare l’Arno e molti corsi d’acqua della Toscana. Un evento che per la sua portata fu stimato avere un tempo di ritorno ventennale. Saranno oltre 100 gli uomini (con piu’ di 40 mezzi) della Direzione Difesa del Suolo e Protezione Civile della Provincia di Firenze, con il supporto delle associazioni di volontariato, organizzati dal Servizio di Piena della Provincia, impegnati sabato 27 , in uno scenario del tutto simile a quello di venti anni fa. Il personale sara’ disposto a monte e a valle della citta’ di Firenze, e oltre al corso del fiume Arno saranno monitorati i torrenti Mugnone e Terzolle, la Greve, il Vingone, il Bisenzio e l’Ombrone Pistoiese. Tra le azioni che saranno testate la rilevazione di dati idrometrici, la manovra di opere idrauliche, la chiusura dei varchi, l’individuazione di eventuali malfunzionamenti ed il Pronto intervento idraulico. Lo scenario, comune a tutti i corsi d’acqua monitorati, sara’ quello di allagamenti diffusi nel letto del fiume e nelle aree di ristagno, proprio come venti anni fa. Uno scadenzario impegnera’ minuto per minuto il personale coinvolto nella risoluzione delle situazioni di criticita’. L’addestramento in una situazione di criticita’ diffusa sul territorio permettera’ di comprendere il grado di perfezionamento e addestramento raggiunto dal volontariato di protezione civile, e della rete radio e sistema di telecomunicazioni, specializzato proprio nel ”servizio di piena” ”Attraverso esercitazioni come questa – spiega l’assessore alla Difesa del Suolo della Provincia di Firenze, Renzo Crescioli, che sara’ presente sabato mattina presso la centrale operativa della esercitazione a Piazzale Michelangelo – riusciamo ad affinare e migliorare quelle tecniche di intervento rapido necessarie a fronteggiare rischi idraulici rari ma non impossibili, cosi’ come avvenuto nel 1992. La nostra Difesa del Suolo svolge un’importante funzione sia nelle opere di prevenzione del rischio idraulico, sia con una silenziosa ma costante e preziosissima azione di monitoraggio continuo sui corsi d’acqua. Grazie al fondamentale apporto delle numerose associazioni di volontariato si e’ poi sviluppato negli anni un sistema di altissima professionalita’ per la gestione di eventi straordinari”.