Maltempo, Gabrielli: “i fenomeni di questi giorni sono solo l’antipasto di ciò che ci aspetta nei prossimi mesi”

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Si tratta di una perturbazione veloce rispetto alla previsioni e dovrebbe concludersi entro le 18 ore“. E’ quanto ha affermato il capo del Dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, al termine del comitato operativo convocato oggi per valutare la situazione meteorologica. “Le previsioni si sono rivelate nel corso delle ore meno pessimiste di quanto in precedenza valutato“, ha aggiunto Gabrielli. Il capo del Dipartimento ha sottolineato piu’ volte che “il nostro compito e’ salvare delle vite. Ho in mente un dato preciso, quei 50 morti verificatisi nel corso del 2011” per i diversi eventi eccezionali che hanno interessato l’Italia. Il maltempo di questi giorni “e’ solo un antipasto di cio’ che ci aspetta in questo autunno-inverno -ha ammonito Gabrielli-. L’innalzamento della temperatura del mare dovuto all’estate estremamente calda e’ la causa del formarsi di queste celle temporalesche, particolarmente imprevedibili e che si scaricano con una violenza diversa rispetto al passato“. Pur avvertendo di non entrare “in un loop di panico“, Gabrielli insiste sul trovare il “giusto mezzo tra un allarmismo sfrenato e l’indifferenza totale: dobbiamo lavorare su questo, in alcuni momenti il cittadino deve usare piu’ cautela e attenzione“. Ma le amministrazioni, dice Gabrellidevono dotarsi di piani di protezione civile“. Per quel che riguarda le misure prese dai sindaci in questo frangente Gabrielli ricorda che “in questi giorni sono stato di avviso contrario alla chiusura di scuole, uffici ecc. Ma quando il sindaco prendera’ queste misure -ha sottolineato- io saro’ al suo fianco. Non possiamo ogni volta chiudere, bisogna imparare a convivere con questi fenomeni. Ma se c’e’ bisogno di attivita’ precauzionali le faremo, non ci interessanno frizzi e lazzi. Che piova o no -ha concluso Gabriellinon ci interessa, a noi interessano gli effetti al suolo, e negli ultimi anni si sono veriticati interventi estremi” da qui l’appello alla prudenza e alla prevenzione.

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