Intervenendo ai lavori dell’ Aula della Camera, il deputato calabrese del Pd Franco Laratta ha affermato: “Nel corso della scorsa notte è stata registrata una nuova scossa di terremoto nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Calabria e Basilicata, teatro da oltre un anno di uno sciame sismico che ha fatto registrare più di 600 scosse. Nella Giornata di ieri la Commissione per le previsione e la prevenzione dei grandi rischi, ha lanciato un allarme che non può essere sottovalutato. Infatti, lo sciame sismico che dal 2010 riguarda l’intera area del Pollino, sta creando una crescente preoccupazione nella popolazione interessata. Nei mesi scorsi ho presentato un’interrogazione al Governo per chiedere cosa pensava di fare la Protezione Civile in Calabria, alla luce di un interminabile sciame sismico. Ho anche segnalato la preoccupazione dei comuni dell’area interessata, dei loro sindaci, che vivono questa situazione con grande preoccupazione, soprattutto per gli edifici pubblici, e in particolar modo le scuole. Nel rapporto reso noto ieri, la Commissione Grandi Rischi sostiene che negli ultimi sei mesi la distanza temporale tra uno sciame sismico e il successivo è andata diminuendo e la sismicità di fondo tra gli sciami è in aumento. La sequenza degli sciami in corso mostra un’accelerazione, con la riduzione progressiva dell’intervallo tra i singoli sciami e un aumento della sismicità di fondo tra uno sciame e l’altro.
Le scosse, sempre secondo la Commissione, avvengono in una delle macro-aree maggiormente sismiche in Italia dove risultano strutture sismogenetiche capaci di generare terremoti di medie e di grandi dimensioni. Dalle analisi, è risultato che le probabilità di un evento con magnitudo 5.5 sono aumentate di 100 volte . A questo punto, evitando allarmismi inutili e pericolosi, occorrono misure di prevenzione e informazione della popolazione che finora, per altro, ha vissuto le centinaia di scosse che in due anni si sono succedute, con grande senso di responsabilità, evitando scene di panico e di confusione“.
Secondo l’on Franco Laratta: “È necessario, come chiede la Commissione, che tutti i dati a disposizione dei diversi enti, vengano messi a disposizione, soprattutto i dati dei satelliti e da quelli delle indagini geofisiche per la ricerca di idrocarburi. Chiediamo al governo di allertare la Protezione civile, le regioni e i comuni interessati della zona calabrese e lucana, affinché si stringa una collaborazione forte e si mettano insieme tutte le forze e le conoscenze per favorire un lavoro di informazione e prevenzione che non può più essere ritardato“.