Terremoti: Gabrielli a campagna prevenzione rischio, 1500 volontari

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Rendere consapevole la gente dei rischi sismici che interessano il nostro territorio”, per imparare a “gestire gli effetti dei terremoti e convivere con i terremoti“. Cosi’ il capo della Protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, ha spiegato il senso dell’iniziativa “Terremoto – Io non rischio“, che oggi e domani si svolgera’ in oltre cento piazze italiane per sensibilizzare alla riduzione del rischio sismico. Lo stesso Gabrielli questa mattina, in piazza San Giovanni a Roma, ha inaugurato un tour che lo portera’ in alcune delle citta’ interessate dalla manifestazione: oggi si spostera’ in piazza del Giglio a Lucca, prima di raggiungere Brescia nel pomeriggio; in serata sara’ a Verona. Domani, il capo della protezione civile sara’ la mattina in piazza del Sacro Cuore a Pescara, prima di spostarsi a Castel di Sangro e quindi a Campobasso; infine giungera’ in Basilicata, prima a Lagonegro e poi a Rotonda dove chiudera’ la campagna. “I cittadini devono essere raggiunti, avvicinati – ha spiegato Gabriellie uno degli strumenti piu’ efficaci e’ quello del volontariato: per questo abbiamo preteso che ogni singola associazione coinvolta operasse con volontari del luogo, adeguatamente formati e destinati a diventare punti di riferimento per il territorio“. Sono previsti in campo 1.500 volontari di dodici organizzazioni nazionali di volontariato di protezione civile, che distribuiranno materiale informativo sul livello di pericolosita’ del territorio dove vivono e su come svolgere una corretta prevenzione. La campagna e’ promossa con il contributo Anpas, Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e ReLuis (consorzio della Rete dei Laboratori universitari di ingegneria sismica). Quest’ultima collaborazione e’ particolarmente significativa, segnala il capo della Protezione civile, perche’ “l’unico antidoto al terremoto che abbiamo e’ quello di costruire bene gli edifici, case, scuole e caserme. Solo cosi’ i terremoti si possono gestire e coi terremoti si puo’ convivere“.

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