Con una sessione di debriefing presieduta dal Segretario generale greco alla Protezione Civile, Patroklos Georgiadis, si è conclusa ieri l`esercitazione internazionale per esperti in rischio sismico iniziata a Patrasso il 2 ottobre per testare l`intervento di squadre italiane focalizzate sulla valutazione strutturale post-terremoto e la cooperazione tra i due paesi entrambi soggetti a tale tipo di rischio. L`esercitazione tenuta in Grecia – sottolinea il Dipartimento della Protezione civile – è la conclusione del progetto cofinanziato dalla Commissione europea denominato DRHOUSE (Development of Rapid Highly-specialized Operative Units for Structural Evaluation), nel quadro del Meccanismo europeo di protezione civile. Il segretario Georgiadis ha sottolineato gli eccellenti rapporti esistenti tra il suo Paese e la Protezione civile italiana, rilevando come queste occasioni esercitative europee siano il vero terreno di prova per testare la capacità di risposta e collaborazione che in reali situazioni emergenziali diventano cruciali per un efficace e pronto intervento. L`obiettivo principale del progetto era rafforzare la Capacità Europea di Reazione Rapida (ERRC) al fine di garantire una risposta efficace e immediata nel campo della rilevazione dei danni e della valutazione della sicurezza post-terremoto. A Patrasso, il sistema di protezione civile italiano ha potuto testare il nuovo modulo di valutazione strutturale post-sismica, denominato “Build-Safe”, progetto coordinato dal Dipartimento della Protezione Civile, con la collaborazione della Fondazione EUCENTRE e del Dipartimento dei vigili del fuoco. La capacità di risposta rapida concepita dall`Unione europea, infatti – spiega il Dipartimento – si basa sullo sviluppo di “moduli di protezione civile” degli Stati membri: ogni “modulo” è una squadra operativa autonoma formata da una combinazione di uomini, materiali e mezzi, caratterizzata da compiti, capacità e componenti specifici, e coordinato con altri “moduli” in una situazione di emergenza. Nel corso dell`esercitazione, che ha coinvolto circa 70 esperti italiani oltre al personale specializzato del sistema di Protezione civile greco, hanno svolto interventi di valutazione dell’agibilità e rilevazione del danno su un centinaio di edifici realmente danneggiati dal terremoto verificatosi a Patrasso nel 2008. In particolare, ricevuta la richiesta “simulata” di intervento da parte delle autorità greche, dopo l’allestimento di un campo base nei pressi di Patrasso, dodici squadre miste, formate da tecnici italiani e greci hanno effettuato verifiche su circa cento edifici, condividendo strumenti e procedure per la valutazione rapida dei danni agli edifici. Nel contempo, la squadra di valutazione avanzata composta da esperti dalla Fondazione Eucentre, ha verificato con test sperimentali numerici la fruibilità di due strutture strategiche della città di Patrasso: l`edificio dell`autorità portuale e la fabbrica Pirelli. I Vigili del fuoco italiani, dopo aver firmato un memorandum d`intesa con le autorità locali, hanno provveduto alla messa in sicurezza della chiesa di San Girolamo, puntellando la parete sud danneggiata e restituendola così alla comunità. Tutte le attività – sottolinea il Dipartimento – sono state rese possibili grazie alla collaborazione con le autorità greche e agli sforzi del personale del segretariato generale della Protezione Civile e Servizi di recupero terremoto (TAS e YAS) che ha coordinato le squadre di rilevamento miste greco-italiane, identificato gli edifici da ispezionare o puntellare e fornito tutto il supporto necessario per il successo dell`esercitazione. La simulazione, prima nel suo genere in Grecia, è stata anche l`occasione per testare il piano greco “Host Nation Support”, al fine di migliorare la capacità di ricevere aiuto da parte di altri Paesi in caso di gravi emergenze.