Terremoto Pollino, esperto Cnr: “lo sciame continua a intensificarsi ma in ottica previsionale non significa nulla”

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L’attivita’ sismica e’ in crescita. Aumenta sia il numero che la magnitudine dei sismi. Il grande limite della scienza e’ che non si puo’ prevedere se questo e’ il preludio di un ulteriore aumento della legge sismica, e quindi di un evento di maggiori proporzioni oppure sia la fine di questo sciame”. Cosi’ il geologo Carlo Tansi spiega quato sta avvenendo sul Pollino, dove la scorsa notte si e’ verificato un sisma del quinto grado. ”Non si puo’ fare altro -prosegue Tansiche registrare terremoti, epicentri, magnitudo e vedere come evolve. Il terremoto e’ come una roccia che si rompe quando viene compressa. La Calabria e’ compressa dal sud Africa e dal nord Europa, e’ stretta in questa morsa. Un po’ -e’ il paragone del geologo- come quando prendiamo una bacchetta di legno e tendiamo a spezzarla. Prima di spezzarla sentiamo tanti scricchiolii che sono paragonabili agli sciami sismici. In questo momento la comunita’ scientifica -conclude Tansinon riesce a spiegarsi se siamo arrivati al capolinea, cioe’ se queste faglie sono alla fine del loro movimento oppure se ancora si stanno muovendo e possono dare origini a terremoti di maggiore magnitudo”.

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