“Siamo stati fortunati la situazione non è così drammatica, vista l’entità della scossa. Non abbiamo avuto crolli di particolare entità né feriti, ma adesso servono nuovi finanziamenti per proseguire l’adeguamento degli edifici avviato dopo il sisma del 1980 e che in parte ha evitato il peggio“. Lo ha detto al sito Anci Giovanni Pandolfi, sindaco di Rotonda, il Comune del potentino più vicino all’epicentro della forte scossa, che la scorsa notte ha interessato la zona del massiccio del Pollino, tra Basilicata e Calabria. Pandolfi conferma che “sono in corso i monitoraggi per capire l’esatta entità dei danni e che riguardano in modo particolare le contrade periferiche, più vicine all’epicentro della scossa“. In questo momento gli uffici comunali ed i vigili del fuoco stanno raccogliendo tutte le segnalazioni e solo “dopo, eventualmente, provvederò ad emanare ordinanze apposite“, sottolinea il sindaco che ha incontrato il presidente della giunta regionale lucana, Vito Di Filippo, a Rotonda in attesa di un vertice con il capo del Dipartimento di Protezione civile, Franco Gabrielli. Nel territorio cittadino sono stati anche segnalati alcuni problemi di approvvigionamento idrico a causa della rottura di una condotta, anche se Pandolfi minimizza: “Si è trattato soltanto di una piccola frana che ha riguardato una delle sorgenti cittadine, ma il problema è in via di soluzione“. Mentre per il momento le “scuole rimarranno chiuse, anche se solo a titolo precauzionale“. Ma adesso il sindaco di Rotonda guarda già al futuro: “Grazie ai fondi post-terremoto siamo riusciti a recuperare il 70% degli immobili cittadini e questo ha creato le condizioni per scongiurare danni peggiori. Questo lavoro – conclude Pandolfi – vorremmo proseguirlo adesso con nuovi finanziamenti“.
“La gente è ancora in strada, ma per fortuna fino a ora non abbiamo avuto vittime né feriti. Segnaliamo solo qualche crollo di vecchie abitazioni, che però a quanto ci risulta erano disabitate. Le scosse, però, non si arrestano“. Così al sito Anci il sindaco di Laino Castello, Giovanni Cosenza, descrive la situazione dopo la violenta (ma breve) scossa di terremoto che questa notte ha colpito la zona del Pollino. Cosenza ha appena preso parte a una riunione convocata dal Capo della Protezione civile Franco Gabrielli a Mormanno, insieme con i sindaci degli 11 Comuni coinvolti: “Non possiamo sapere – spiega Cosenza – se quella di questa notte sia l’ultima forte scossa di uno sciame sismico o la prima di una serie di altri fenomeni sismici più intensi, per questo motivo lo stato di allerta resta massimo, sebbene non si sia ancora dichiarato lo stato d’emergenza“. Piuttosto “è stato istituito presso la Prefettura un tavolo permanente con la Protezione civile e gli altri Comuni, per monitorare costantemente la situazione“. A Laino Castello le scuole resteranno chiuse anche domani, mentre nel frattempo “ci stiamo adoperando per compiere tutti gli accertamenti utili a verificare l’agibilità degli edifici scolastici“. Alla Protezione civile, intanto, i sindaci hanno posto la necessità “di provvedere entro brevissimo tempo a dotare il territorio di strutture mediche e di emergenza, dato che l’ospedale di Mormanno è stato in gran parte evacuato“.