”Stiamo valutando, con gli altri sindaci della zona, un’azione forte. Non possiamo essere abbandonati”. A dirlo e’ stato Guglielmo Armentano, il sindaco di Mormanno, uno dei paesi del Pollino piu’ colpiti dalla scossa di magnitudo 5 di venerdi’ scorso. ”Stamani – ha aggiunto – ho dovuto chiudere il supermercato nella piazza centrale del paese. Le case inagibili, nel centro, sono una trentina e sono chiuse otto chiese su 10. Per non parlare dell’ospedale sul quale occorreranno accertamenti che richiederanno tempo. Qui il paese rischia di chiudere. Da soli non ce la facciamo”. Armentano ha espresso il suo ringraziamento al Consiglio regionale che ieri ha approvato un ordine del giorno che impegna la Giunta ad intervenire sul Governo per la dichiarazione dello stato di emergenza. ”Ringrazio chi ha proposto l’ordine del giorno – ha detto il sindaco – ma non possiamo fermarci alle buone intenzioni. La Giunta regionale deve trovare il modo di intervenire. Stamani ho incontrato una famiglia con padre, madre e tre figli. Uno di loro vive a Roma e stamani il capofamiglia mi ha detto che a questo punto stanno pensando di trasferirsi tutti nella Capitale. Anche perche’ la terra continua a tremare, notte e giorno”.