Terremoto Pollino, la terra continua a tremare. Due scosse anche in Sila: la situazione

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Ancora una notte di tensione e paura nelle zone colpite dal sisma della scorsa settimana. Ben 9 le scosse dalla mezzanotte, di cui due con epicentro nella Sila cosentina. Anche questa notte, nonostante il freddo e è le temperature rigide, la popolazione ha preferito dormire in auto. Tutto esaurito invece nella palestra della scuola media, utilizzata per lo più da anziani e bambini. Intanto, da questa mattina dovrebbe tornare il sereno, e dovrebbero cominciare gli interventi puntellamento degli edifici di interesse pubblico come chiese e monumenti che hanno subito danni. Ieri il sindaco di Mormanno Guglielmo Armentano ha emesso un avviso che l’acqua e’ tornata potabile, dopo i controlli effettuati dai tecnici dell’Arpacal, ritirando così l’ordinanza che ne vietava l’uso, emesse a ridosso della forte scosse di giovedì notte. Sulle cime del massiccio del Pollino lo scenario e’ incantevole per la neve che da ieri sta ricoprendo la zona, fortunatamente però la neve non è’ arrivata a ridosso dei comuni colpiti dal sisma ma solo nelle montagne adiacenti.

I DETTAGLI SULLE SCOSSE – Nella notte e stamattina l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato sette scosse sul Pollino, la piu’ forte delle quali di magnitudo 2.7 alle 10:44 di stamani. Ma oltre che sul Pollino, due terremoti sono stati registrati anche in Sila, alle 3.36 ed alle 3.41, entrambe di magnitudo 2.1. Sul Pollino, interessato da due anni da uno sciame sismico, le scosse sono state registrate alle ore 0.24 (magnitudo 2.4), alle 1.12 (2.2), alle 3.24 (2.5), alle 5.12 (2.6), ed alle 5.55 (2). In Sila, le due scosse sono avvenute nella zona di Altilia Aprigliano, Belsito, Spezzano Piccolo, Rogliano, Pedace, Mangone, Casole Bruzio, Dipignano, Malito, Parenti e Piane Crati.

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