Terremoto Pollino: la terra continua a tremare e la forte pioggia rende tutto più difficile

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Il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, prefetto Francesco Paolo Tronca, si e’ recato oggi nell’area del Pollino interessata dal terremoto del 26 ottobre ed ha compiuto un sopralluogo nei comuni colpiti. Il prefetto ha incontrato alcuni amministratori locali ed i vigili del fuoco che dalla sera del sisma stanno operando nell’area.

Intanto la terra trema ancora per gli abitanti del Pollino. Nella giornata di oggi, fino a questo pomeriggio, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato 14 scosse, alle quali si aggiungono altre 3 avvenute poco distante, nella zona del Monte Alpi Sirino. Si tratta di numeri legati alle sole scosse superiori a magnitudo 2, alle quali si aggiungono quelle di entita’ minore. Tra Calabria e Basilicata, dunque, ilterremoto piu’ forte delle ultime ore e’ stato di magnitudo 3.1 ed e’ stato registrato nel corso della notte, alle 5,37, con una profondita’ di 8,8 chilometri, altra caratteristica dello sciame del Pollino, sempre molto superficiale. Per quanto riguarda l’area del Monte Alpi Sirino, che si trova sempre sul Pollino, due le scosse che hanno raggiunto magnitudo 2.9 e che si sono verificate alle 2,30 e alle 15,52. A questa condizione di assoluta precarieta’, che alimenta la preoccupazione tra i cittadini di Mormanno e degli altri centri colpiti, si aggiunge il maltempo delle ultime ore, con la pioggia che continua a scendere nella zona e diversi movimenti franosi che si sommano in un territorio con un alto dissesto idrogeologico. Per questo sono ancora moltissime le famiglie che non sono rientrate a casa e che stanno dormendo in auto oppure nel centro di accoglienza predisposto dalla Protezione civile.

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