Un piccolo tsunami ha colpito le isole Hawaii dopo un forte terremoto di magnitudo 7.7 registrato al largo della costa occidentale del Canada, costringendo l’evacuazione di massa della popolazione. Fortunatamente le onde non hanno causato danni gravi, ma i turisti provenienti da Waikiki, Turtle Bay e Honolulu hanno vissuto attimi di panico. I presenti sono stati accompagnati ai piani superiori degli alberghi presso i quali erano ospitati, abbandonando di corsa i centri turistici più importanti. “E’ la prima volta che le isole vivono un’allarme tsunami a causa di un terremoto innescato al largo del Canada”, afferma l’egenzia di emergenza locale. Fortunatamente, dopo le piccole onde anomale, i turisti sono rientrati nelle loro stanze, e i residenti nelle loro abitazioni. I residenti delle aree costiere hanno lasciato le aree prospicenti le spiagge un’ora prima dall’arrivo delle onde e del suono delle sirene. Gli indicatori di marea hanno registrato le variazioni del livello del mare a Makapuu, Hanalei e Haleiwa, segnalando quattro onde e un dislivello di 5 metri. Picccole variazioni del livello del mare sono state registrate anche a diverse ore dopo la scossa iniziale, seguita da una serie di repliche sino alla magnitudo 6.3. Presso le coste le onde hanno avuto un’altezza massima di 69 cm a nord-est di Haida Gwaii, mentre le aree della costa nord-orientale dell’isola di Vancouver, hanno visto onde di 55 cm. Troppa precauzione vista l’assenza di danni considerevoli? Niente affatto secondo Gerard Fryer, un geofisico del centro di allarme tsunami del Pacifico, che sostiene che i terremoti superiori alla magnitudo 7.0 non devono mai essere sottovalutati. La scossa è stata avvertita su gran parte del centro-nord della British Columbia.