Cessato allarme per i corsi d’acqua nel grossetano. La provincia comunica che e’ stato chiuso il servizio di piena sull’Ombrone e su tutti i fiumi e torrenti. Intanto migliora la situazione ad Albinia. L’Enel, attraverso l’installazione di numerosi gruppi elettrogeni, intorno alle una del mattino ha completato le rialimentazioni della clientela di Albinia e degli altri Comuni coinvolti nell’alluvione. Enel, a conclusione degli interventi, ricorda, si legge in una nota, ”che i disservizi elettrici sono stati causati dagli allagamenti che hanno sommerso le cabine elettriche di trasformazione e non da guasti imputabili ai propri impianti”. Oltre 150 tecnici Enel, a cui si e’ aggiunto il personale delle ditte esterne, hanno lavorato ininterrottamente avvicendandosi giorno e notte per ripristinare il servizio elettrico. Sul fronte della viabilita’, stamani e’ stata disposta l’apertura dell’Autostrada del Sole A1 in direzione sud, completamente percorribile da Firenze e Roma, per tutti i veicoli senza limitazioni di categoria. Permane, invece, lo stato di criticita’ nel grossetano. La SS1 Aurelia, infatti, risulta chiusa al traffico nel tratto compreso dal km 140 al km 163, a causa del cedimento del ponte sito al km 149+300 sul fiume Albegna. Disagi per allagamenti anche fra Orbetello, Albinia e Grosseto sia nell’entroterra sia sul litorale. La Polstrada suggerisce un percorso di viabilita’ alternativa: da Grosseto in direzione sud uscita obbligatoria sulla SS1 KM 163 bv San Donato SP56 fino alla rotatoria localita’ Barca del Grazi SR 74 Marsigliana bv. per SP148 incrocio SP 63 per Capalbio SP 149 fino alla SS1 Aurelia localita’ bv. Casone di Capalbio. L’itinerario e’ valido in entambi i sensi di marcia, ma e’ consentito solo ai veicoli leggeri. ”La situazione al momento resta critica e le prospettive di risoluzione non immediate”, afferma la Polstrada.
TENSIONE AD ALBINIA TRA I SOCCORRITORI – La chiesa di Santa Maria delle Grazie di Albinia, nel comune di Orbetello (Grosseto), gia’ da ieri e’ il centro di raccolta di viveri e sacchetti di acqua potabile che poi i soccorritori distribuiscono alla popolazione ancora impegnata, a due giorni dall’alluvione che ha sommerso gran parte del centro abitato, a togliere acqua e fango dalle case, dai garage e dagli scantinati. In realta’ il parroco don Antonio Scolesi, gia’ nella notte tra lunedi’ e martedi’, quando l’acqua iniziava a scorrere nelle strade della cittadina, aveva aperto le porte della chiesa, che si trova molto in alto rispetto alla sede stradale, e accolto i suoi concittadini. Stamani, nei pressi del centro di raccolta, complice sicuramente la stanchezza, ci sono stati attimi di tensione tra alcuni soccorritori: i carabinieri, che proprio a fianco della parrocchia hanno sistemato una stazione mobile, sono intervenuti immediatamente per riportare la calma. Li’ vicino tra poco entrera’ in funzione anche una cucina mobile per distribuire piatti caldi. Qualche discussione c’e’ stata anche tra gli abitanti, soprattutto quando l’acqua che le idrovore riescono a togliere da un’abitazione invece di scorrere verso le fogne rientra nei garage o negli scantinati dei vicini.