Mentre sull’Artico si va a concretizzare lo “split” del vortice polare, per mano del “forcing” aleutinico e azzorriano, il Canada orientale rimane sotto scacco di una profonda area depressionaria che sta apportando nevicate diffuse e venti molto forti, con raffiche ad oltre i 90-100 km/h, tra gli stati del Quèbec, il Labrador, fino alle coste di Terranova. In alcune aree sta nevicando in modo intenso da ore, con forti venti da O-SO o SO che rendono le fioccate quasi orizzontali, letteralmente polverizzate dalla furia eolica. La profonda area ciclonica, ora ridossata alle coste di Terranova, nel Canada orientale, con un minimo barico al suolo sceso sotto i 970 hpa (quindi abbastanza profondo), altro non è che una costola del noto vortice canadese, che spesso, proprio in questo periodo, tende a ricompattarsi sulle isole dell’Artico canadese, promuovendo periodiche irruzioni di aria molto fredda, d’origine polare, verso il Canada orientale e il nord degli USA. L’area ciclonica, spostandosi verso la penisola del Labrador e Terranova, si è notevolmente approfondita, venendo alimentata lungo il bordo occidentale, da un grosso blocco di aria gelida proveniente direttamente dalla Calotta Polare, poi sceso in direzione dell’arcipelago artico canadese fino alla baia di Hudson. Questa estesa lingua di aria gelida ha fornito linfa vitale alla struttura vorticosa che è stata tenuta in vita anche dal passaggio del ramo principale del “getto polare”, che scende dalle latitudini artiche.
Bufere di neve stanno flagellando il Canada nord-orientale: i primi effetti dello “split” del vortice polare
MeteoWeb