Da oggi entra in vigore il regolamento UE (1222/2009) che obbliga i produttori di pneumatici all’etichettatura degli stessi. L’etichettatura guiderà il consumatore nella scelta degli pneumatici poiché sull’etichetta vengono indicate le performance ambientali (consumo e rumore) e quelle prestazionali (tenuta). L’obiettivo è quello di promuovere pneumatici che offrano migliori performance dal punto di vista del consumo di carburante, grazie a migliori prestazioni di resistenza al rotolamento, sulla sicurezza e quindi ad una migliore tenuta sul bagnato e sulla rumorosità del pneumatico. Le etichette di valutazione sono simili a quelle degli elettrodomestici e vanno dalla classe A a quella G; la A bassi consumi di carburante e la G alti, con riduzioni che oscillano fra il 20% e il 30% fra le migliori performance e le peggiori. Stessa scala per la tenuta sul bagnato, che diventa molto importante nei periodi invernali nella scelta degli pneumatici per la stagione rigida. Anche l’aderenza sul bagnato fra A (alta aderenza) e G (bassa aderenza) può variare di un 30%. Ad esempio una vettura lanciata a 80 km/h può arrestarsi 18 metri prima utilizzando pneumatici ad alta aderenza rispetto a quelli di fascia meno performante e in termini di sicurezza 18 metri possono essere molto importanti. In ultimo c’è la rumorosità esterna di marcia espressa in dB (decibel) che se basso garantisce anche un miglior confort di guida. Una tacca nera molto silenzioso, due tacche mediamente rumoroso e rumoroso tre tacche nere. Questo regolamento UE mette finalmente chiarezza e univocità sulle prestazioni di un pneumatico e su tematiche molto attuali di questi tempi come il risparmio di carburante in tempi di crisi, come le tematiche ambientali legate a prestazioni energetiche e rumorosità e in un ultimo, ma non per importanza, al tema sicurezza. Al vaglio dell’Unione Europea c’è anche un altra normativa e sarebbe quella di imporre pneumatici invernali obbligatori in inverno in tutti e 27 i paesi. Già alcune regioni italiane da anni applicano questa norma, avendo diminuito molto i problemi di circolazione a tutto vantaggio della sicurezza in caso di nevicate. Sicuramente questo è un passo avanti verso la cultura della sicurezza, poichè pneumatici invernali garantiscono migliori performance anche solo se le temperature sono basse, ma non per forza al di sotto dello zero. Alla luce di ciò non sono molto lontani i ricordi della paralisi della rete viaria avvenuta durante l’inverno scorso in buona parte del centro Italia, anche a quote marine.