Maltempo in Umbria, allarme massimo: “situazione eccezionale, molte criticità”

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“Ci troviamo di fronte ad una situazione particolarmente critica che, in alcune zone, non si presentava da almeno 50 anni, con punte di 200 millimetri di acqua nell’Orvietano”: lo ha detto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha attivato insieme alla protezione civile tutti i presidi territoriali e allertato i Comuni per fronteggiare l’eccezionale emergenza maltempo. I territori più interessati dal fenomeno oltre a quelli dell’Orvietano attraversati dal Chiani e Paglia, sono quelli del Marscianese e alcune zone del Perugino, mentre attualmente è in osservazione il Tevere a partire da Città di Castello e il territorio del bacino del Lago Trasimeno. “Il prefetto di Perugia, in accordo con la Presidenza della Giunta regionale – ha proseguito Marini – la scorsa notte ha aperto il Centro di coordinamento soccorsi per monitorare e coordinare eventuali emergenze e aiutare i cittadini in difficoltà”.
“Da due giorni sono 40 i funzionari della protezione civile e i tecnici della Regione Umbria che, in accordo con le Province, i Comuni e i Consorzi di Bonifica, stanno seguendo l’evoluzione meteo monitorando tutte le criticità sia dal punto di vista idraulico che idrogeologico”. Sono state chiuse strade e ponti a rischio. Chiusa la strada per Marsciano dalla superstrada e quella per Orvieto Scalo. Sempre a Orvieto Scalo (Ciconia) sono state chiuse alcune scuole. Per quanto riguarda l’ospedale di Orvieto è consentito l’accesso esclusivamente ai mezzi di soccorso mentre prosegue normalmente l’attività sanitaria. Nel Marscianese e nella zona del Trasimeno in via precauzionale, sono state evacuate alcune famiglie”. La rete attivata dalla Regione – ha concluso la governatrice – continuerà a seguire la situazione e a predisporre prontamente interventi in caso di necessità per tutto il periodo di allerta che proseguirà per la giornata di oggi e la notte. Inoltre, la Giunta regionale nelle prossime ore prenderà in esame le richieste pervenute da alcuni Comuni umbri per la dichiarazione dello stato di calamità naturale in base alla legge 100/2012″.

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