Manca meno di un mese alla fine del mondo: o meglio, 27 giorni alla nefasta profezia, basata su chissa’ quali calcoli, che prende in esame il calendario dei Maya per prevedere un cataclisma epocale nella giornata del 21 dicembre. In un gioco da ‘non e’ vero ma ci credo’, oggi sul web prevale comunque l’ironia in vista dell’infausta ricorrenza. ‘Un mese alla fine del mondo: avete deciso cosa indossare quel giorno?’, chiede un tweet. ‘Un mese alla fine del mondo e non ho ancora fatto la lista delle cose da fare‘, si preoccupa un altro utente del web, mentre c’e’ chi mette le mani avanti: ‘un mese alla fine del mondo, ma io sono troppo pigro per morire”. Man mano che si avvicina la data fatidica, ”sul web si assiste ad una progressiva correzione di tiro: diversi siti che qualche mese fa spargevano certezze dando la cosa per credibile, adesso sembrano prediligere interpretazioni meno catastrofiche”, dice all’Adnkronos Paolo Toselli, tra i piu’ esperti studiosi di leggende metropolitane. ”E cosi’ in queste settimane molti indirizzi web hanno cominciato a parlare non piu’ della fine del mondo, ma di una fase di passaggio verso un’altra epoca, non necessariamente di carattere negativo”. ”Non manca chi, nel timore di rovinarsi la reputazione sul web, ha pensato bene di posticipare la fine del mondo, facendoci guadagnare un paio di mesi. Ora c’e’ chi sul web parla del 15 febbraio, data in cui un asteroide dovrebbe colpire la Terra con effetti devastanti”, aggiunge Toselli.
Chi sicuramente avra’ da guadagnare dalla ricorrenza (ma perdera’ di certo in tranquillita’) e’ la cittadina di Bugarach, paesino francese finito in balia di seguaci della New Age e apocalittici convinti che il mondo finira’ il prossimo 21 dicembre, come profetizzato dal calendario Maya. I meno di duecento abitanti di Bugarach assistono attoniti da qualche tempo alla processione sempre piu’ consistente di persone convinte, chissa’ per quale diceria diffusasi a livello globale, che quello sia l’unico luogo sulla Terra che scampera’ alla distruzione. Piu’ in particolare, a salvarsi sarebbe solo l’area del ‘Pech’, una montagna di 1.200 metri che sorge da quelle parti. Le leggende si sprecano e indicano la zona come possibile base aliena per gli Ufo o come nascondiglio per l’Arca dell’Alleanza. Ne beneficera’ sicuramente il turismo -pare che i pochi posti letto disponibili nell’area siano gia’ andati esauriti- e il mercato dei gadget ‘esoterici’, ma la quiete del piccolo borgo francese e’ andata perduta, almeno per un altro mese. La presunta fine del mondo si rivela anche una preziosa occasione per fare affari sul web. Alcuni siti per collezionisti propongono infatti una serie di dieci autentiche monete messicane (peso gr. 6,5 e diametro mm. 25) decorate con alcuni simboli della tradizione astrologica, offerte in un cofanetto e corredate da un certificato. Le ‘monete dell’apocalisse’ sono un regalo ‘che e’ la fine del mondo’, assicurano i venditori, da acquistare ‘prima che sia troppo tardi’.
Sperando che i profeti di sventura abbiano sbagliato anche questa volta.