Nevicate diffuse e venti intensi stanno investendo la Siberia centro-occidentale e il Kazakistan, s’imbianca pure la capitale Astana

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Neve ad Astana, capitale del Kazakistan (immagine d'archivio)

E’ già piombato l’inverno al di là degli Urali. Nevicate diffuse e venti intensi, dai quadranti occidentali, stanno interessando molte regioni del nord della Russia europea, il nord degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale. Il maltempo è originato dal transito di una profonda area ciclonica, a carattere freddo, che dal sud della Novaja Zemlja tende a spostarsi verso il settore meridionale del mar di Kara, nel tratto antistante la penisola di Jamal. La profonda circolazione ciclonica di origine sub-polare, caratterizzata da un minimo barico al suolo sceso sotto i 980 hpa, si sta muovendo sul bordo più settentrionale di un robusto anticiclone dinamico posizionato sull’Asia centrale, con massimi di oltre i 1040 hpa localizzati sulla steppa del Kazakistan. Il notevolissimo divario barico fra le differenti figure bariche sta inasprendo il “gradiente barico orizzontale” (notevole infittimento di isobare) tra l’area degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale, tanto che le isobare strette e concentriche dell’area ciclonica si addossano a quelle ellittiche dell’intensa area anticiclonica.

Il consistente infittimento delle isobare produce un notevole rafforzamento della ventilazione occidentale, che dal nord della Russia europea si muove verso la Siberia occidentale e la steppa kazaca, con vere e proprie burrasche, da NO sul settore meridionale del mare di Barents, e da Ovest e O-SO sul settore più meridionale del mar di Kara, dove le raffiche spirano fino a 60-70 km/h, localmente anche oltre. Queste intense correnti occidentali che seguono la struttura ciclonica stanno contribuendo a scalfire (o erodere) l’aria fredda accumulata presso il suolo, spingendola verso il comparto siberiano centro-orientale. Il grande sistema frontale legato all’area ciclonica, in movimento verso il mar di Kara, si dirige verso il nord della Siberia occidentale, la penisola di Jamal e quella di Gyda, dove vengono segnalate nevicate di debole e moderata intensità, a carattere diffuso. In buona parte delle località della Siberia occidentale nevica con temperature comprese fra i +1°C e i +0°C -1°C. A Moseyevo, Izma, Petrun, Vorkuta, fino a Novyi Urengoi, nevica insistentemente ormai dalla mattinata, con fioccate che a tratti risultano anche di forte intensità e vengono accompagnate da una sostenuta ventilazione dai quadranti occidentali.

Ma man mano che ci spostiamo verso est notiamo come l’ingerenza delle più tiepide correnti sud-occidentali, trainate dall’area ciclonica centrata a ridosso della Novaja Zemlja, faccia fatica a scalfire il “cuscino d’aria fredda” che si è isolato sulla Siberia centrale, costringendo l’aria più mite a scorrere sopra quest’ultimo. Il fronte caldo della circolazione depressionaria si allontana verso est, in direzione dell’altopiano centrale siberiano, apportando le prime fitte nevicate da “cuscino” (simili a quelle padane), con una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione meridionale. Qui è lo scorrimento di aria più mite dai quadranti meridionali, nel settore pre-frontale, sopra il vasto “cuscino di aria molto fredda” nei bassi strati, ad esaltare le nevicate, che diventano diffuse e persistenti tra l’altopiano centrale della Siberia e la penisola di Tajmyr. Nella cittadina di Alykel continua a nevicare con una certa insistenza dalla scorsa notte, con il termometro che dai -18°C è salito fino agli attuali -13°C. La persistente nevicata è accompagnata da una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione da Sud e S-SO, che ha raggiunto un picco di 68 km/h.

La neve ha raggiunto pure la più settentrionale città siberiana di Hatanga, dove il vento si è già disposto dai quadranti meridionali, annunciando l’imminente peggioramento. Sull’altopiano della Siberia centrale, le nevicate proseguiranno fino alla giornata di domani, risultando localmente consistenti, con importanti accumuli, anche oltre il mezzo metro, se non addirittura oltre. Le abbondanti nevicate ammanteranno gli estesi boschi di conifere che caratterizzano l’intero territorio siberiano. Ma nelle prossime ore la coda del grande sistema frontale, con l’associato fronte freddo, raggiungerà anche la Siberia meridionale e il nord del Kazakistan, dando la stura anche qui a diffuse nevicate di debole e moderata intensità, pronte a lasciare nuovi accumuli al suolo. Già in queste ore la neve sta cadendo in città come Omsk, Tolmachevo, Kemerovo e Novosibirsk. A breve le nevicate inizieranno ad interessare in modo più diffuso anche il nord del Kazakistan e l’area della capitale Astana, ove potrebbe nevicare in maniera ben più fitta, dopo le fioccate d’inizio mattinata e del primo pomeriggio. Le nevicate potranno lasciare anche qui importanti depositi sul terreno, pronti a ghiacciarsi e a resistere per l’intera stagione invernale.

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