E’ già piombato l’inverno al di là degli Urali. Nevicate diffuse e venti intensi, dai quadranti occidentali, stanno interessando molte regioni del nord della Russia europea, il nord degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale. Il maltempo è originato dal transito di una profonda area ciclonica, a carattere freddo, che dal sud della Novaja Zemlja tende a spostarsi verso il settore meridionale del mar di Kara, nel tratto antistante la penisola di Jamal. La profonda circolazione ciclonica di origine sub-polare, caratterizzata da un minimo barico al suolo sceso sotto i 980 hpa, si sta muovendo sul bordo più settentrionale di un robusto anticiclone dinamico posizionato sull’Asia centrale, con massimi di oltre i 1040 hpa localizzati sulla steppa del Kazakistan. Il notevolissimo divario barico fra le differenti figure bariche sta inasprendo il “gradiente barico orizzontale” (notevole infittimento di isobare) tra l’area degli Urali e il bassopiano siberiano occidentale, tanto che le isobare strette e concentriche dell’area ciclonica si addossano a quelle ellittiche dell’intensa area anticiclonica.
Nevicate diffuse e venti intensi stanno investendo la Siberia centro-occidentale e il Kazakistan, s’imbianca pure la capitale Astana
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