Si attende la neve nelle localita’ sciistiche della Liguria, tutte a pochi minuti di auto dal mare, ma per ora gli impianti sono chiusi. Arpal, l’agenzia regionale per l’ambiente, prevede per i prossimi giorni cielo coperto e deboli piogge. A Santo Stefano d’Aveto, 50 km da Chiavari, nella riviera genovese di Levante, e a 1.200 metri di altitudine, ai piedi dei monti Maggiorasca e Bue, gli impianti apriranno per l’8, 9, 10 dicembre. La neve e’ prevista gia’ per il 23 e 24 novembre. Il comprensorio sciistico del Monte Bue a Santo Stefano d’Aveto dispone di due nuovissime seggiovie biposto che collegano Rocca d’Aveto con la vetta del Monte Bue, e una sciovia da Prato Cipolla a Monte Bue. Oltre alle piste da discesa servite dalla seggiovia e dallo skilift, esiste uno snowpark dotato di tappeto di risalita, posto quest’anno a Rocca d’Aveto, dove i piu’ piccoli e i nofiti possono imparare l’arte dello sci in tutta sicurezza. Nella zona del monte Penna numerose piste di sci nordico, cioe’ sci di fondo, permettono di percorre decine di km attraverso boschi di faggio o lungo il crinale delle valli. Non si fanno previsioni al rifugio Allavena, in localita’ Colle Melosa, Comune di Pigna, nell’imperiese, ai piedi del Monte Torreggio, soltanto 40 km dalla costa, 1.542 metri di altezza.
‘Il tempo varia molto da un anno all’altro – spiega il gestore di Allavena, Alfredo Bruzzone – In genere per le vacanze di Natale qui si scia ma l’anno scorso gia’ in novembre avevamo un metro e mezzo dineve e nel 2011 per vedere le piste innevate abbiamo dovuto aspettare gennaio, poi si e’ sciato fino a Pasqua”. Intanto il Comune ha investito 100.000 euro di fondi Ue per ampliare la pista e si puo’ fare sci di fondo su un anello di 6 km omologato Fisi e quindi utilizzabile anche per gare e corsi organizzati di sci nordico. Amanti di ciaspole, piccozze e ramponi, quando e’ stagione, trovano neve e canali di ghiaccio per le loro escursioni. Tutti fanno base al rifugio Allavena, Colle Melosa e’ raggiungibile da Ventimiglia attraverso la provinciale 64 o da Taggia seguendo la statale 548 della valle Argentina fino a Molini di Triora. Il rifugio e’ frequentato durante l’anno, anche fuori della stagione sciistica, per le bellezze naturali della zona, favorita dalla confluenza climatiche del mare e del monte, con una flora mediterranea che si inerpica in profondita’ nelle valli, in un trionfo, specialmente in maggio e giugno, di colori e profumi. Raggiungibile con ogni tempo in automobile su strada asfaltata, il rifugio e’ dotato di 70 posti in letti a castello, suddivisi in 2 camere da 6 letti, 3 camere da 10 letti ed 1 camerone da 28 letti. E’ richiesto l’utilizzo di sacco a pelo o sacco lenzuolo, in vendita anche presso il rifugio. Sono presenti servizi igienici, docce con acqua calda e riscaldamento d’inverno. All’interno gli ospiti trovano un bar dotato di ogni genere di conforto e un ristorante con 80 coperti che offre un’ottima cucina casalinga regionale.
Alternanza di sole e nuvole ma niente neve in questi giorni anche a Monesi di Triora, frazione del comune di Triora, 50 km da Imperia, 1.376 metri alle pendici del monte Saccarello, (2.201 metri), il monte piu’ alto della Liguria, la cui sommita’ e’ per pochi metri in territorio francese. Monesi offre 21 km di piste. Per lo sci di fondo c’e’ un anello da 5 km a Upega (1.350 metri), con tracciato omologato Fisi e adatto a fondisti di ogni livello. Gli skilift sono due. La seggiovia e’ una biposto realizzata dove sorgeva quella vecchia ”Del Redentore”, da tempo smantellata, segue un tracciato leggermente angolato, con stazione di partenza a circa 1.400 metri sul livello del mare nei pressi nel complesso residenziale di Monesi e con stazione di arrivo a circa 1.790 metri, in prossimita’ della stazione a monte della sciovia Tre Pini. Permette di accedere sia al versante occidentale del comprensorio dove si snodano le piste Verde e San Remo e sia al versante orientale. Il tracciato e’ lungo circa 1.300 metri, ha una portata di 1.200 sciatori/h, il tempo di percorrenza minimo e’ di circa nove minuti.