Una ”cella connettiva a mesoscala” che si e’ formata dallo scontro tra l’area fredda che da Nord si e’ spostata a Sud e l’aria sciroccale che proviene proprio da Sud. E’ questa l’origine del ”fenomeno anomalo” che questa mattina ha causato una tromba d’aria a Taranto accompagnata da un fulmine che si e’ abbattuto sull’Ilva, ha spiegato all’ANSA Marina Baldi, climatologa del Cnr, Istituto di Biometerologia. ”Si tratta di una cella molto grossa che ha una depressione vasta presente in questo momento nel Mediterraneo, tra la costa tirrenica e la costa spagnola. Ed e’ la causa del maltempo sul Tirreno e una parte del Nord Italia”, spiega Marina Baldi aggiungendo che fenomeni di questo tipo, cosi’ potenti e accompagnati da fulmini sono ”inusuali per questo periodo, poiche’ si verificano piu’ a giugno, luglio o al massimo settembre che non a fine novembre”. ”Il fenomeno non e’ ancora finito – osserva poi la climatologa del Cnr – e si prevede un’evoluzione tra oggi e domani ma non di questa intensita’. Inoltre l’evoluzione e’ lenta, altra caratteristica inusuale per questo periodo”.