
L’asteroide 2012 DA14, scoperto lo scorso 23 Febbraio 2012 dall’Osservatorio di Maiorca ad una distanza di 2,5 milioni di chilometri, transiterà nei pressi della Terra il prossimo 15 Febbraio 2013 alle 20:26, ad un distanza astronomica molto ravvicinata. La roccia spaziale, classificata come asteroide near-Earth, ha un diametro di 57 metri e secondo gli ultimi calcoli, non pone alcun rischio di impatto. Transiterà a soli 20 mila chilometri, che significa che sfreccerà sotto i satelliti in orbita geostazionaria sopra l’equatore. L’asteroide orbita intorno al Sole in 366 giorni circa, un solo giorno in più rispetto alla rivoluzione del nostro pianeta, transitando accanto alla Terra due volte all’anno. “La sua orbita lo farà avvicinare a non più di 3,2 raggi terrestri – dicono i ricercatori del Near-Earth Object Program Office presso il Jet Propulsion Laboratory di Pasadena in California. Quindi, facendo un semplice e rapidissimo calcolo, considerando che un raggio terrestre è di circa 6378 chilometri all’equatore, la roccia spaziale transiterà a circa 20.406 chilometri dal nostro pianeta. L’asteroide ha una massa di circa 120.000 tonnellate e durante il suo massimo avvicinamento brillerà come una stella di magnitudine 6-7 che attraverserà il cielo da sud-ovest verso nord-est ad una velocità di quasi un diametro lunare al minuto.

L’asteroide non sarà visibile ad occhio nudo a causa delle sue ridotte dimensioni, ma per vederlo come un punto luminoso nel firmamento occorrerà un semplice binocolo. Come detto non sussiste alcun motivo di preoccupazione nonostante una distanza astronomica relativamente piccola al suo passaggio, ma in futuro potrebbe divenire un oggetto da tenere sotto controllo. Nel suo passaggio ravvicinato del 2013 infatti, la forza mareale terrestre varierà il suo percorso, aumentando le possibilità di un potenziale impatto futuro. Nonostante questo, la probabilità che ci colpisca tra il 2026 ed il 2069 è stimata intorno allo 0.033% (vale a dire una probabilità su 3.030). Più che una minaccia, la roccia spaziale aiuterà a determinare se la traiettoria possa essere influenzata dalla forza gravitazionale della Terra e della Luna, e fornirà un buon test, inoltre, in attesa di Apophis, l’asteroide di 270 metri che avrà un incontro ravvicinato con la Terra nel 2029.