Mancano ormai solo due giorni al fatidico 21 dicembre 2012, il “giorno dell’apocalisse“, la data indicata come “fine del mondo” da una fantomatica interpretazione delle profezie Maya. Un evento più che altro di costume e società, senza alcuna valenza scientifica e alcuna rispondenza reale: il mondo non finirà nè dopodomani, nè in un altro giorno qualsiasi, se non in modo lento e graduale tra diversi miliardi di anni a causa di eventi astronomici legati al ciclo vitale del sole e dell’universo, quando molto probabilmente l’umanità avrà sviluppato tecniche vitali alternative e avrà realizzato scoperte scientifiche oggi impensabili che le consentiranno di esistere in eterno.
Ma tra i party di coloro che preferiscono scherzarci su e le ansie dei trogloditi che stanno vivendo questa storia con vera paura, intanto ci siamo avvicinati talmente tanto a questo 21 dicembre che non possiamo evitare di farne le previsioni meteo, anche perché in queste ore sull’Italia meridionale sta finendo l’ondata di maltempo iniziata lunedì, con le ultime precipitazioni residue nel medio/basso Adriatico e nel basso Tirreno, dove le temperature stanno diminuendo e la neve cade sui rilievi Appenninici anche a quote collinari. Ma nelle prossime ore la situazione meteo migliorerà in tutt’Italia, con ampie schiarite nel pomeriggio/sera anche al centro/sud. Sarà, come già scritto nei precedenti bollettini, una tregua molto breve, perchè già domani, giovedì 20 dicembre, arriverà una nuova perturbazione che poi si intensificherà proprio nel giorno della profezia Maya, venerdì 21, e insisterà al sud anche nella mattinata di sabato 22.
Questa nuova ondata di maltempo, la perturbazione n°7 del mese di dicembre, riporterà la neve in pianura al nord e forti temporali al centro/sud. Il maltempo inizierà già nella tarda mattinata di domani con molte nubi in tutto il Paese, provenienti da nord/ovest, e primi piovaschi in Liguria, mentre il sole splenderà solo nelle zone joniche. Nel pomeriggio/sera il maltempo si intensificherà al nord e inizierà a nevicare in pianura Padana, con forti nevicate in Emilia dove potranno cadere fino a 10–15cm di neve tra Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Ma la neve imbiancherà nuovamente Milano, tutto il territorio lombardo e probabilmente anche Verona. Nella notte della “fine del mondo” la neve si porterà anche su Bologna e Padova, estendendosi a gran parte della pianura Veneta e intensificandosi sull’Appennino centro/settentrionale. Nella giornata di venerdì, poi, il maltempo si sposterà al centro/sud, mentre al nord ci sarà un miglioramento dopo l’ennesima nevicata della stagione, la 3^ consecutiva di venerdì (!!!) in questo dicembre eccezionalmente freddo e nevoso!
Al centro/sud avremo forti temporali soprattutto tra Lazio e Campania in mattinata, e poi su Puglia, Basilicata e Calabria nel pomeriggio/sera. Localmente ci saranno dei nubifragi soprattutto sul Salento in serata, proprio lì nella Valle d’Itria dove Cisternino, Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca sono invase dalla comunità di devoti del maestro indiano Babaji i cui seguaci sono convinti che solo qui ci si salverà dalla fine del mondo. Chissà cosa penseranno quando vedranno i forti temporali della serata, con pioggia torrenziale: forse hanno pronta un’arca di Noè con cui trascinarsi in Adriatico per salvarsi dal diluvio universale, ma sabato mattina potrebbero avere una brusca delusione perché si risveglieranno con ampie schiarite e tempo in miglioramento, in quanto persisteranno solo dei fenomeni residui nel basso Tirreno e a largo nello Jonio, quando ormai il maltempo si sarà spostato su Grecia e Turchia. E la Valle d’Itria sarà ancora lì come tutt’Italia e tutto il mondo, uguale e precisa come il giorno prima della fine del mondo prevista dai Maya.