21 dicembre 2012: arrestati 1.000 fanatici in Cina, appartengono alla setta ‘Dio onnipotente’

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Raffigurazione di un'eclisse su un tempio Maya

Circa mille esponenti della setta cristiana “Dio onnipotente”, che prevede disastri naturali per la fine del calendario Maya il 21 dicembre, sono stati arrestati in diverse province cinesi. Alle 400 persone fermate nel Qinghai, provincia nord-occidentale cinese a maggioranza tibetana, come annunciato martedì dalla polizia, si aggiungono 357 membri “oggetto di inchiesta o sanzioni” nella provincia di Guizhou (sud-ovest), secondo il Xinjing Bao (Beijing News). Il quotidiano riferisce inoltre di 37 esponenti della setta arrestati a Foshan, vicino a Canton, nel sud, 27 dei quali sono stati posti in detenzione, nonchè “diverse decine” di fedeli fermati a Wuxi, nella provincia orientale di Jiangsu, 11 dei quali ancora in cella. Arresti sono stati fatti anche in Mongolia interna (nord), nella provincia del Fujian (sud-est) e nel Xinjiang (nord-ovest), secondo la stessa fonte. Gli annunci sull’apocalisse si sono moltiplicati in Cina dopo il successo del film hollywoodiano “2012”, in parte ispirato alle profezie legate alla fine del calendario Maya. Nata negli Anni Novanta nella provincia centrale di Henan, “Dio onnipotente” è una setta messa al bando nel 1995, mentre il suo fondatore, Zhao Weishan, è fuggito negli Stati Uniti, secondo il Beijing News.

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