21 dicembre 2012: decalogo per affrontare nel modo migliore la “fine del mondo”

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di Kirieleyson – Come è ormai a tutti noto, il 21 dicembre 21012 ci sarà la fine del mondo. Fino a poco tempo fa la comunità umana era divisa tra chi diceva che la fine del mondo ci sarà e chi invece affermava che non era vero niente. Ma adesso,  ad ormai  pochi giorni dall’evento, la discussione non è più imperniata sul fatto se ci sarà o meno, in quanto pare che la fine del mondo ci sarà davvero, bensì su come essa sarà. Da parte nostra riteniamo doveroso lasciare l’approfondimento dell’argomento agli esperti e cercare di fornire invece ai nostri lettori delle  indicazioni utili su come affrontare l’evento. Più precisamente, desideriamo dare un valido contributo ai nostri lettori affinché essi possano affrontare l’evento non come una catastrofe, bensì come una imperdibile opportunità. Partiamo dall’ovvia deduzione che,  dopo che ci sarà stata la fine del mondo, questo non ci sarà più, almeno come noi lo conosciamo. In termini pratici, tutto quanto oggi esistente verrà azzerato ed inizierà poi quasi certamente una nuova era. E allora perché angustiarsi?

Se si sarà la fine del mondo, questa  sarà uguale per tutti, sia per  ricchi che per i poveri, sia per i potenti che per i  comuni cittadini.

Inoltre,  avvenuta la fine del mondo, nessuno potrà più venire a chiederci di pagare le tasse, le rate del mutuo,  l’assicurazione della macchina e così via; le banche perderanno tutti i loro soldi, i mafiosi ed i loro prestanome non avranno più attività da gestire e le guerre cesseranno. Tutto sarà azzerato. E allora perché non approfittare dei prossimi giorni per fare tutte quelle cose che avremmo voluto fare almeno una volta nella vita e che invece non abbiamo fatto per paura delle conseguenze?

Per esempio:

  • mangiare grassi, fritture  e dolci a più non posso;
  • andare in ufficio  in tuta e scarpe da tennis;
  • palpare in ascensore il sedere alla vicina di casa (o,  ad altro soggetto,  se la vicina non ha mai ispirato);
  • suonare i campanelli delle case dopo la mezzanotte e poi scappare;
  • passare la notte del 20/12 in un albergo a  7 stelle, senza avere i soldi per pagare la camera;
  • rubare una Ferrari per guidarla in autostrada a 320 Km/h e quando ti ferma la polizia dir loro che sei il nipote di Mubarak;
  • sputare in faccia ai politici che si incontrano per strada;
  • fare la pipì contro il portone di Montecitorio;
  • farsi ospitare in un talk show e fare una pernacchia quando iniziano a parlare dei “problemi reali degli italiani”;
  • accendersi un sigaro con una cartella di Equitalia e fumarselo poi  in un aeroporto;

Ma se poi la fine del mondo non ci sarà?
Vorrà dire che, almeno una volta nella vita, ci saremo tolti uno sfizio.

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