Migliaia di persone hanno celebrato questa notte l’avvento della nuova era maya nello stato messicano dello Yucatan dove si trovano i principali resti di questa civilta’. Una veglia, per attendere il sorgere dell’alba, si e’ tenuta davanti al grande complesso archeologico di Chichen Itza, il cui ingresso e’ rimasto pero’ chiuso. A Ek Balam si sono riuniti 2mila leader spirituali maya. In alcune citta’, come Merida, sono state organizzate serate a tema in bar e ristoranti. Non sono mancati menu’ speciali per i turisti, numerosi anche per la coincidenza con le vacanze di Natale. L’avvento della nuova era, che alcuni hanno interpretato come la fine del mondo, coincide con la conclusione di un ciclo di 5.200 anni secondo il calendario maya. Per lo scrittore messicano Homero Aridjis, l’aspetto piu’ significativo di questa febbre dell’era maya e’ “la sopravvivenza della cosmologia maya nell’immaginario popolare contemporaneo… la fine del ciclo del calendario di una cultura brutalmente eliminata 500 anni fa ha provocato un pandemonio globale“.